UE approva tislelizumab per il carcinoma polmonare non a piccole cellule


La Commissione Europea ha approvato tislelizumab come trattamento per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in tre indicazioni

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La Commissione Europea ha approvato tislelizumab come trattamento per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in tre indicazioni, tra cui l’uso in prima e seconda linea.

“Tislelizumab è fondamentale per il portafoglio di BeiGene dedicato ai tumori solidi e ha dimostrato il suo potenziale in diversi tipi di tumore, tra cui il NSCLC, in cui permane una significativa necessità insoddisfatta in tutti gli stadi della malattia”, ha dichiarato Mark Lanasa, Chief Medical Officer, Solid Tumors di BeiGene.

“L’autorizzazione comunitaria di oggi è la seconda nella regione per tislelizumab: sia il NSCLC che il carcinoma esofageo a cellule squamose localmente avanzato o metastatico sono stati approvati nell’Unione Europea. L’uso in seconda linea nell’ESCC è stato approvato poche settimane fa anche dalla Food and Drug Administration statunitense, il che ci mette sulla buona strada per rispettare il nostro impegno di portare questa terapia innovativa a molti altri pazienti in tutto il mondo.”

“Il tumore al polmone non a piccole cellule rimane uno dei tumori più comuni e mortali in Europa, con il 50% dei pazienti diagnosticati già in fase avanzata, il che rende difficile il trattamento”, ha dichiarato Luis Paz-Ares, responsabile del Servizio di Oncologia Medica dell’Hospital Universitario 12 de Octubre di Madrid. “In tre studi di Fase 3, tislelizumab ha dimostrato di migliorare gli esiti per i pazienti con alcuni tipi di NSCLC, offrendo una nuova opzione a chi deve affrontare la malattia”.

Tislelizumab è stato approvato per queste indicazioni sul NSCLC con il nome commerciale Tizveni. BeiGene prevede di combinare le indicazioni per il NSCLC con l’indicazione di seconda linea per l’ESCC con il nome commerciale Tevimbra, che sarà lanciato nei primi Paesi dell’UE nel 2024.

Tevimbra è approvato negli Stati Uniti e nell’Unione Europea per l’ESCC avanzato o metastatico dopo una precedente chemioterapia ed è in fase di revisione da parte dell’Agenzia Europea dei Medicinali e della Food and Drug Administration statunitense come trattamento di prima linea per i pazienti con ESCC non resecabile, ricorrente, localmente avanzato o metastatico e per i tumori gastrici o della giunzione gastroesofagea di prima linea.

BeiGene ha avviato più di 17 studi potenzialmente registrativi con tislelizumab, di cui 11 studi randomizzati di Fase 3 e quattro di Fase 2 hanno già dato risultati positivi. Attraverso questi studi, tislelizumab ha dimostrato il suo potenziale nel fornire miglioramenti clinicamente significativi in termini di sopravvivenza e qualità di vita a centinaia di migliaia di pazienti oncologici in diversi tipi di tumore – in molti casi, indipendentemente dallo stato PD-(L)1 – sia come monoterapia che in combinazione con altri regimi.

Ad oggi, a livello globale, tislelizumab è stato prescritto a più di 900mila pazienti.

Conosciamo meglio tislelizumab 
Tislelizumab è un anticorpo monoclonale di variante IgG4 che ha come bersaglio il recettore della morte programmata-1 (PD-1).

Approfondiamo il suo meccanismo d’azione:
Legame con PD-1: Tislelizumab si lega con elevata affinità al recettore PD-1 presente nelle cellule T.

Inibizione dei ligandi PD-1: Legandosi a PD-1, tislelizumab inibisce il legame di PD-1 ai suoi ligandi, ossia il ligando 1 della morte cellulare programmata (PD-L1) e il ligando 2 della morte cellulare programmata (PD-L2).

Ripristino della funzione delle cellule T: Questa inibizione impedisce l’attivazione di PD-1 e delle sue vie di segnalazione a valle. Di conseguenza, tislelizumab ripristina la funzione delle cellule T promuovendo la produzione di citochine e le risposte antitumorali immuno-mediate.

Indicazioni approvate per tislelizumab
– In combinazione con carboplatino e paclitaxel o nab-paclitaxel per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con NSCLC squamoso localmente avanzato e non candidati alla resezione chirurgica o alla chemioradioterapia a base di platino, o NSCLC metastatico.

– In combinazione con pemetrexed e chemioterapia contenente platino per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con NSCLC non squamoso i cui tumori presentano un’espressione di PD-L1 su ≥50% delle cellule tumorali senza mutazioni positive di EGFR o ALK e che hanno un NSCLC localmente avanzato e non sono candidati alla resezione chirurgica o alla chemioradiazione a base di platino, o NSCLC metastatico.

– Come monoterapia per il trattamento di pazienti adulti con NSCLC localmente avanzato o metastatico dopo una precedente terapia a base di platino. I pazienti con NSCLC mutante EGFR o ALK positivo devono aver ricevuto terapie mirate prima di ricevere tislelizumab.

Studi che hanno portato all’approvazione
L’approvazione europea si basa sui risultati di tre studi di Fase 3 del programma RATIONALE che hanno arruolato 1.499 pazienti:

– RATIONALE 307 ( NCT03594747 ) è uno studio di Fase 3 randomizzato e in aperto che ha arruolato 360 pazienti con NSCLC squamoso avanzato. Lo studio ha raggiunto l’endpoint primario: tislelizumab in prima linea in combinazione con la chemioterapia ha determinato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione (PFS), oltre a tassi di risposta obiettiva più elevati e a un profilo di sicurezza/tollerabilità gestibile, indipendentemente dall’espressione di PD-L1. Gli eventi avversi emergenti dal trattamento (TEAE) di grado ≥3 più comuni sono stati la diminuzione dei livelli di neutrofili, la neutropenia e la leucopenia. Vedere i risultati completi dello studio pubblicati su JAMA Oncology.

– RATIONALE 304 ( NCT03663205 ) è uno studio di fase 3 randomizzato, in aperto, che ha arruolato 334 pazienti con NSCLC non squamoso localmente avanzato o metastatico. Lo studio ha raggiunto l’endpoint primario, con tislelizumab in prima linea in combinazione con la chemioterapia che ha portato a un miglioramento statisticamente significativo della PFS rispetto alla chemioterapia (HR: 0,65 [95% CI: 0,47-0,91]; P=0,0054) insieme a tassi di risposta più elevati e a una maggiore durata della risposta. I TEAE di grado ≥3 più comuni erano associati alla chemioterapia e comprendevano neutropenia e leucopenia. Si vedano i risultati completi dello studio pubblicati nel Journal of Thoracic Oncology.

– RATIONALE 303 ( NCT03358875 ) è uno studio di Fase 3 randomizzato, in aperto, con tislelizumab rispetto a docetaxel che ha arruolato 805 pazienti con NSCLC avanzato progredito dopo una precedente chemioterapia a base di platino. Lo studio ha raggiunto l’endpoint primario: tislelizumab in seconda o terza linea ha determinato un miglioramento statisticamente significativo e clinicamente significativo della sopravvivenza globale rispetto a docetaxel nella popolazione intent-to-treat (HR: 0,66 [95% CI: 0,56-0,79]; P<0,0001), indipendentemente dall’espressione di PD-L1.

I TEAE di grado ≥3 più comunemente riportati sono stati polmonite, anemia e dispnea.Si vedano i risultati completi dello studio pubblicati nel Journal of Thoracic Oncology.