Bpco: livelli ridotti di eosinofili ematici sono associati ad un tasso inferiore di fallimento del trattamento con corticosteroidi, indipendentemente dallo status di fumatore
Livelli ridotti di eosinofili ematici sono associati ad un tasso inferiore di fallimento del trattamento con corticosteroidi, indipendentemente dallo status di fumatore.
Queste le conclusioni principali di uno studio pubblicato su BMJ Open Respiratory Research che ha dimostrato come il fumo non modifichi l’associazione tra il livello di eosinofili e il fallimento della terapia con corticosteroidi in pazienti ospedalizzati per esacerbazione acuta di Bpco (AECOPD)
Razionale e disegno dello studio
Studi recenti pubblicati in letteratura hanno suggerito che livelli elevati di eosinofili nel sangue fungono da predittori indipendenti della risposta alla terapia corticosteroidea nei pazienti con AECOPD, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio.
E’ peraltro noto come lo status di fumatore influisca sulla risposta ai corticosteroidi.
Fino ad ora, non esistevano studi che avessero verificato se le relazioni esistenti tra eosinofili ematici e fallimento del trattamento con corticosteroidi fossero modificate dal fumo.
Ci ha pensato questo studio a colmare il gap, che si è proposto di verificare la fondatezza di questa ipotesi reclutando 3.402 pazienti con AECOPD trattati con corticosteroidi presso una struttura ospedaliera della capitale cinese da luglio 2013 a giugno 2021.
La conta degli eosinofili nel sangue è stata misurata entro 24 ore dal ricovero. Una percentuale di eosinofili ≥2% era considerata indicativa di eosinofilia elevata.
In questo studio, i fumatori inclusi in questo studio sono stati definiti come fumatori correnti o ex fumatori.
Il fallimento del trattamento con corticosteroidi era definito dal peggioramento dell’AECOPD, con conseguente sviluppo di outcome clinici sfavorevoli o necessitante del ricorso ad un trattamento ulteriore o al prolungamento della degenza ospedaliera o al ricovero in ospedale dopo un episodio di esacerbazione di Bpco.
I ricercatori hanno utilizzato modelli logistici aggiustati multivariati per stimare l’odd ratio (OR) e l’ intervallo di confidenza al 95% (IC95%) associati al fallimento del trattamento.
Risultati principali
Dall’analisi dei dati sono emersi 958 eventi di fallimento del trattamento con corticosteroidi (28,2% sul totale dei pazienti reclutati nello studio).
Nello specifico, i pazienti con livelli elevati di eosinofili hanno presentato un rischio ridotto del 26% di fallimento del trattamento (OR: 0,74; IC95%: 0,63-0,87) rispetto ai pazienti con livelli ridotti di eosinofili.
Rispetto al gruppo di pazienti che non avevano mai fumato e con bassi livelli di eosinofili, gli OR relativi al fallimento del trattamento con corticosteroidi sono risultati pari a:
- 0,70 (IC95%: 0,52-0,96) per il gruppo di pazienti che non avevano mai fumato e con livelli elevati di eosinofili – riduzione del rischio relativo del 30%
- 0,82 (IC95%: 0,64-1,05) per il gruppo di pazienti che avevano fumato e con bassi livelli di eosinofili – riduzione del rischio relativo del 18%
- 0,62 (IC95%: 0,47-0,81) per il gruppo di pazienti che avevano fumato e con livelli elevati di eosinofili – riduzione del rischio relativo del 38
Inoltre, non è stata riscontrata alcuna interazione significativa tra la conta di eosinofili e lo stato di fumatore in relazione al fallimento del trattamento (p per interazione=0,73).
Da ultimo, risultati simili sono stati ottenuti per molteplici outcome secondari e per le analisi di sottogruppo.
Riassumendo
In conclusione, i risultati di questo studio hanno dimostrato che il fenotipo eosinofilo si associa ad un tasso inferiore di fallimento del trattamento con corticosteroidi, indipendentemente dallo status di fumatore.
Inoltre, non è stata riscontrata alcuna interazione tra fumo e la conta degli eosinofili durante il trattamento con corticosteroidi.
Sulla base di questi risultati, i pazienti con AECOPD eosinofila possono trarre beneficio del trattamento con corticosteroidi indipendentemente dal fatto che fumino o meno.
Sono necessari, a questo punto, studi ulteriori per convalidare quanto osservato e chiarire i meccanismi alla base della complessa interazione tra fumo ed eosinofili nel sangue con il beneficio dei corticosteroidi.
Bibliografia
Li J et al. Association of blood eosinophils with corticosteroid treatment failure stratified by smoking status among inpatients with AECOPD. BMJ Open Respiratory Research 2024;11:e001634. doi: 10.1136/bmjresp-2023-001634