Il Ddl Cybersicurezza diventa legge: ecco cosa prevede


Cybersicurezza, il ddl passa al Senato: ora è legge un mese dopo il passaggio alla Camera. I sì sono stati 80, i no 3 e gli astenuti 57

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L’aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl ‘Disposizioni in materia di rafforzamento della cybersicurezza nazionale e di reati informatici’. I sì sono stati 80, i no 3 e gli astenuti 57. L’approvazione è arrivata a circa un mese da quella della Camera, nonostante l’astensione annunciata di M5s, Pd, Italia viva e Azione, contro solo Avs. Il testo approvato è composto da 24 articoli: alcuni introducono aumenti di pena per reati informatici come il danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici (reclusione da due a sei anni e, se aggravata, da tre a otto anni) o l’accesso abusivo a sistema informatico (reclusione da due a dieci anni). La legge inoltre, obbliga le amministrazioni a segnalare, entro 24 ore, gli attacchi e a nominare un responsabile della cybersicurezza.

CYBERSICUREZZA. CUCCHI (AVS): SENZA FONDI, È UN ELENCO DI INTENTI

“La cybersicurezza è una forma di difesa essenziale che non può essere affrontata a costo zero. Senza i fondi necessari per promuovere l’uso responsabile dei dispositivi digitali, questo provvedimento rischia di essere solo un elenco d’intenti che possono compromettere gravemente la nostra sicurezza informatica. Queste norme si concentrano principalmente sull’aumento delle sanzioni amministrative e penali che, sebbene possano avere un effetto deterrente, non sono sufficienti a prevenire atti illegali, soprattutto quelli compiuti all’estero. Le sanzioni arrivano spesso troppo tardi, quando il danno è già fatto. L’aumento delle responsabilità per le pubbliche amministrazioni e altri soggetti privati, senza corrispondenti risorse economiche per formazione e acquisizione di competenze, è un ulteriore problema. Mancano poi le necessarie tutele per i dati custoditi presso gli uffici giudiziari e a rischio c’è la segretezza delle indagini. Alle nostre legittime preoccupazioni, questa maggioranza ha scelto di non rispondere. Per questo noi di Alleanza Verdi e Sinistra votiamo no”. Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

CYBERSICUREZZA. RASTRELLI (FDI): DA GOVERNO VISIONE STRATEGICA

“Con il provvedimento sulla cybersicurezza, cui il gruppo di Fratelli d’Italia esprime convintamente il proprio voto favorevole, il governo Meloni dimostra una visione strategica e una sensibilità particolare per rafforzare la difesa nazionale in nome di quello che è l’interesse nazionale. Viviamo in tempi difficili e conseguentemente le istituzioni si trovano ad agire in un contesto difficile nella costruzione degli Stati digitali. Con questa norma si vuole superare la logica delle politiche di breve periodo per dare spazio ad una visione strategica di lungo periodo, che ha un senso a maggior ragione in tempi di guerra quali quelli che stiamo vivendo. L’Italia subisce 1400 attacchi cibernetici all’anno e la nostra Nazione è vittima per l’11 per cento degli attacchi digitali a livello mondiale, senza contare la distinzione tra attacchi politici e quelli che dietro hanno la mano del crimine comune e organizzato. Un plauso va perciò al governo ma anche al Parlamento per la maturità dimostrata in questo frangente, anche dalle opposizioni, per varare una normativa che mira non solo a rafforzare gli strumenti esistenti ma a crearne di nuovi sempre più raffinati in tempi rapidi”. Lo dice in aula il senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli