Che cosa è lo scisma di cui il Vaticano accusa monsignor Viganò


Per scisma, ciò di cui è accusato Monsignor Viganò, si intende la separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica

viganò

Monsignor  Carlo Maria Viganò è accusato di scisma. L’ex nunzio apostolico negli Stati Uniti è stato convocato dal Dicastero per la Dottrina della Fede per “affermazioni pubbliche da cui risulta una negazione degli elementi necessari per mantenere la comunione con la Chiesa cattolica: negazione della legittimità di Papa Francesco, rottura della comunione con Lui e rifiuto del Concilio Vaticano II”.

Leggi anche: Vaticano, monsignor Viganò accusato di scisma. La replica: “Per me è un onore”

MONSIGNOR VIGANÒ ACCUSATO DI SCISMA, CHE COS’È

Secondo l’articolo 2 delle Norme sui delitti riservati della Congregazione per la Dottrina della Fede, i delitti contro la fede sono; l’eresia, l’apostasia e lo scisma.

Per scisma si intende la separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione alla disciplina e alla gerarchia della Chiesa stessa o alla sua dottrina motivata da divergenze dottrinali o da dissensi con la sua gerarchia. Quindi, uno scismatico è una persona che determina una divisione in un’organizzazione di cui è membro. A differenza dell’eresia e dell’apostasia, lo scisma non è determinato direttamente dalla negazione della verità di fede. La negazione è mossa nei confronti del primato del Papa o di altri motivi che riguardano l’unità della Chiesa cattolica.

Secondo il Codice di diritto canonico, la pena prevista è la ‘scomunica latae sententiae’, ovvero la rimozione dall’ufficio. Inoltre, “se lo richieda la prolungata contumacia o la gravità dello scandalo, possono essere aggiunte altre pene, non esclusa la dimissione dallo stato clericale”.