Diagnosi precoce Alzheimer con test di biomarcatori basati su prelievo ematico


La disponibilità di test di biomarcatori basati su prelievo ematico per la malattia di Alzheimer è stata annunciata da Labcorp e Quest Diagnostics

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La disponibilità di test di biomarcatori basati su prelievo ematico per la malattia di Alzheimer, uno che rileva la proteina acida fibrillare gliale e l’altro per la tau fosforilata, è stata annunciata rispettivamente in due distinti comunicati da Labcorp e Quest Diagnostics.

Dosaggio della proteina acida fibrillare gliale
Labcorp rende noto che il test della proteina acida fibrillare gliale (GFAP) utilizza una tecnologia di dosaggio immunologico altamente sensibile per misurare i livelli del biomarcatore – che può essere trovato all’interno degli astrociti, le cellule di supporto del cervello – da un semplice prelievo di sangue che può essere condotto sia all’interno che all’esterno dell’ambiente clinico.

Il test – prosegue la nota – offre ai medici un mezzo più efficiente e rapido per valutare la presenza e la progressione di altre malattie neurodegenerative come la sclerosi multipla, il glioblastoma e le lesioni cerebrali traumatiche.

«L’introduzione del test del biomarcatore GFAP segna una pietra miliare significativa per Labcorp, estendendo la nostra leadership nel campo in rapida accelerazione dei biomarcatori basati sul sangue per le malattie neurodegenerative» ha dichiarato Brian Caveney, Chief Medical and Scientific Officer di Labcorp.

«L’ampiezza del nostro portafoglio-prodotti riflette il nostro impegno nel fornire ai medici tecnologie all’avanguardia per la valutazione e il trattamento della neurodegenerazione al fine di migliorare l’assistenza ai pazienti» ha aggiunto.

Detezione della tau fosforilata 217
In un comunicato separato, Quest Diagnostics ha annunciato il lancio di un test basato sul sangue per la tau fosforilata 217, o p-tau 217, un biomarcatore rivelatore associato all’Alzheimer che può essere efficace nella diagnosi precoce della condizione degenerativa.

Il test ematico del p-tau di Quest si unisce a un test immunologico p-tau in vitro in fase di sviluppo da parte di Roche ed Eli Lilly & Co. che ha ottenuto la designazione di dispositivo breakthrough dalla FDA all’inizio di aprile, nonché a un test simile di Quanterix che ha ottenuto la stessa designazione dalla FDA all’inizio di marzo.

«I test per valutare la malattia di Alzheimer sono cambiati rapidamente negli ultimi anni e ci aspettiamo che quest’area continui ad evolversi» ha detto Michael Racke, direttore medico di neurologia presso Quest Diagnostics.

«Il futuro della valutazione del rischio o della diagnosi dell’Alzheimer includerà probabilmente una varietà di modalità di test e biomarcatori, inclusi test ematici, per aiutare i medici a identificare i pazienti nelle prime fasi della progressione della malattia» ha concluso.