Emofilia A: arriva il parere europeo positivo per efanesoctocog alfa


Emofilia A: il Comitato per i Medicinali per Uso Umano dell’EMA ha emesso un parere positivo che raccomanda l’approvazione di efanesoctocog alfa

Emofilia: i risultati positivi dello studio di Fase 3 XTEND-1 che valuta la sicurezza, l'efficacia e la farmacocinetica di efanesoctocog alfa

Il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (Chmp) dell’Agenzia Europea per i Medicinali ha emesso un parere positivo che raccomanda l’approvazione di efanesoctocog alfa, per il trattamento e la prevenzione delle emorragie e per la profilassi perioperatoria nell’emofilia A. Efanesoctocog alfa è una terapia sostitutiva del fattore VIII, da somministrare una volta alla settimana e ad alto mantenimento, per pazienti di tutte le età e di qualsiasi gravità della malattia.

Efanesoctocog alfa fornisce a bambini, adolescenti e adulti livelli di attività del fattore VIII da normali a quasi normali (superiori al 40%) per una parte significativa della settimana con un dosaggio una volta alla settimana, raggiungendo livelli di trough del 15% negli adulti e negli adolescenti al 7° giorno. Ciò comporta una protezione dalle emorragie significativamente migliore rispetto alla profilassi con fattore VIII esistente.

Il parere positivo del Chmp sarà ora sottoposto alla Commissione Europea per la decisione di autorizzazione all’immissione in commercio.

“L’annuncio di oggi segna un’importante pietra miliare nella cura dell’emofilia e ci avvicina di un passo all’introduzione di efanesoctocog alfa nei pazienti dell’UE. Efanesoctocog alfa mantiene elevati livelli di attività del fattore VIII per tutta la settimana, dando ai pazienti fiducia nella protezione che può fornire per prevenire le emorragie, gestire gli interventi chirurgici e risolvere i sanguinamenti. Con il potenziale di migliorare significativamente i risultati del trattamento e la qualità della vita delle persone affette da emofilia A, siamo entusiasti dell’impatto positivo che questo trattamento potrebbe avere in tutto il mondo”, ha dichiarato Lydia Abad-Franch, Responsabile Ricerca, Sviluppo e Affari Medici e Chief Medical Officer di Sobi.

L’emofilia A è una rara condizione genetica che dura tutta la vita, in cui l’organismo non produce una quantità sufficiente di fattore VIII, una proteina essenziale per la coagulazione del sangue, o ne produce di disfunzionali. Si verifica in circa un maschio su 5.000 nati ogni anno e più raramente nelle femmine. Le persone affette da emofilia possono andare incontro a episodi di sanguinamento che possono causare dolore, danni irreversibili alle articolazioni ed emorragie potenzialmente letali. I risultati clinici sono migliorati nel tempo grazie ai significativi progressi delle opzioni terapeutiche disponibili, ma esistono ancora importanti bisogni clinici e sociali insoddisfatti per le persone affette da questa patologia.

Informazioni su efanesoctocog alfa (BIVV001)
Efanesoctocog alfa è una terapia sperimentale a base di fattore VIII ricombinante, progettata per estendere la protezione dalle emorragie con un dosaggio profilattico monosettimanale per le persone affette da emofilia A.

Il farmaco è ingegnerizzato con una tecnologia che a un FVIII ricombinante, con tecnica di fusione Fc, aggiunge un dominio (D’D3) in grado di disaccopiare il FVIII dal fattore von Willebrand e due polipeptidi XTEN in grado di prolungarne l’emivita.

È la prima terapia sperimentale del fattore VIII che ha dimostrato di superare il tetto del fattore von Willebrand, che impone una limitazione dell’emivita alle attuali terapie del fattore VIII. Efanesoctocog alfa è attualmente in fase di indagine clinica e la sua sicurezza ed efficacia non sono state valutate da nessuna autorità di regolamentazione.

Efanesoctocog alfa ha il potenziale per cambiare il trattamento terapeutico di sostituzione fattoriale dei pazienti con emofilia A e rappresenta un potenziale nuovo tipo di terapia sostitutiva del fattore VIII. I fattori FVIII ricombinanti di ultima generazione attualmente in commercio presentano una half-life con un range che va dalle 15 a 19 ore e questo limite è dovuto all’azione del fattore di von Willebrand che svolge il ruolo di “chaperone”.

Ricordiamo che il fattore VIII interagisce in modo non covalente con il fattore von Willebrand endogeno (VWF) con l’importante compito di stabilizzare e proteggere il fattore VIII dalle proteasi. Il VWF, quindi, agisce essenzialmente come un accompagnatore (chaperone) ma nello stesso tempo ne condiziona e ne limita l’emivita. Le tecniche di peghilazione e fusione Fc hanno aumentato l’emivita del fattore VIII a solo 1,5 a 2 volte rispetto al fattore VIII standard proprio per l’effetto limitante del VWF. Quindi, la sfida per aumentare ulteriormente l’emivita del fattore VIII si gioca sullo sviluppo di una nuova classe di fattore VIII capace di disaccoppiarsi dal VWF endogeno.

È l’unica terapia che ha dimostrato di superare il limite del fattore von Willebrand, che impone una limitazione dell’emivita alle attuali terapie del fattore VIII.
È approvato e commercializzato da Sanofi negli Stati Uniti, in Giappone e a Taiwan. come Altuviiio [Fattore antiemofilico (ricombinante), proteina di fusione Fc-VWF-XTEN-ehtl].

La raccomandazione del Chmp si basa sui risultati degli studi registrativi di fase 3
XTEND-1 negli adulti e negli adolescenti e XTEND-Kids nei bambini, che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di efanesoctocog alfa. Questi studi hanno dimostrato che la profilassi con efanesoctocog alfa una volta alla settimana (50 UI/kg) ha fornito una significativa protezione dalle emorragie (ABR medio <1 e 80-88% dei pazienti liberi da emorragie spontanee) nelle persone con emofilia A grave di qualsiasi età.I dati hanno anche mostrato un sostanziale miglioramento della salute delle articolazioni, della salute fisica, del dolore e della qualità di vita complessiva, confrontando le misurazioni alla settimana 52 e al basale.1 Nel programma clinico di efanesoctocog alfa non sono stati osservati inibitori del fattore VIII.

Efanesoctocog alfa è stato approvato per la prima volta negli Stati Uniti nel febbraio 2023 dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense. L’FDA aveva precedentemente concesso a efanesoctocog alfa la designazione di Breakthrough Therapy nel maggio 2022 – la prima terapia per il fattore VIII a ricevere questa designazione -, la designazione Fast Track nel febbraio 2021 e la designazione di farmaco orfano nel 2017.

Referenze
von Drygalski. A., Chowdary. P., Kulkarni. R., et al. Efanesoctocog Alfa Prophylaxis for Patients with Severe Haemophilia A. N Engl J Med 2023; 388:310-318.