Newron Pharmaceuticals ha annunciato i risultati positivi di uno studio di Fase II/III che ha valutato il farmaco sperimentale evenamide in pazienti affetti da schizofrenia cronica
Newron Pharmaceuticals ha annunciato i risultati positivi di uno studio di Fase II/III che ha valutato il farmaco sperimentale evenamide (NW-3509) in pazienti affetti da schizofrenia cronica e mal gestiti con antipsicotici di seconda generazione.
Aggiunto al trattamento esistente, l’agente orale mirato al glutammato ha portato a miglioramenti significativi dei sintomi della schizofrenia, raggiungendo entrambi gli endpoint primari e secondari dello studio potenzialmente pivotale. “Il meccanismo d’azione dell’inibizione glutammatergica offre un’opzione terapeutica innovativa ai pazienti schizofrenici”, ha sottolineato l’azienda.
Newron ha fatto sapere che il prossimo passo sarà quello di condurre uno studio potenzialmente registrativo di Fase III su questa popolazione di pazienti. Fondata nel 1999, Newron ha sede a Bresso, vicino a Milano, con una filiale a Morristown, NJ, Usa. La Società è quotata alla SIX Swiss Exchange, sul mercato primario della Borsa di Düsseldorf e su XETRA.
Denominato 008A, lo studio ha randomizzato 291 pazienti a ricevere evenamide 30 mg due volte al giorno o placebo per quattro settimane. Newron ha dichiarato che il suo farmaco ha dimostrato miglioramenti statisticamente significativi rispetto al placebo sull’endpoint primario della Scala della Sindrome Positiva e Negativa (PANSS).
In particolare, i pazienti trattati con evenamide hanno registrato una riduzione di 10,2 punti del punteggio totale della PANSS, rispetto a una riduzione di 7,6 punti del placebo. La differenza media ai minimi quadrati (LS) è stata di 2,5 punti. Per quanto riguarda la misura secondaria chiave della Clinical Global Impression of Severity (CGI-S), la differenza media LS è stata di 0,16 tra i bracci evenamide e placebo.
Ravi Anand, Chief Medical Officer di Newron, ha dichiarato: “I risultati ottenuti nello studio 008A con evenamide sono rivoluzionari e unici da molti punti di vista. Si tratta del primo grande studio internazionale che dimostra il beneficio significativo dell’aggiunta di una nuova entità chimica (NCE) a pazienti schizofrenici con scarsa risposta e in trattamento con un antipsicotico di seconda generazione. Si tratta inoltre della prima dimostrazione di efficacia in uno studio controllato con placebo di una NCE che agisce esclusivamente attraverso l’inibizione glutammatergica. Questi risultati, insieme a quelli recentemente riportati sull’efficacia a un anno nei pazienti resistenti al trattamento, confermano il ruolo centrale del glutammato nella ricerca di nuove opzioni terapeutiche per i pazienti schizofrenici.”
Newron ha dichiarato che evenamide è stata anche ben tollerata, con un alto tasso di completamento dello studio. Solo tre pazienti hanno interrotto lo studio a causa di eventi avversi. I tassi complessivi di eventi avversi sono stati simili tra i due gruppi, circa il 25% ciascuno, senza segnali di sicurezza rilevanti. Mal di testa, vomito e nasofaringite sono stati gli effetti collaterali più comuni riscontrati con l’evenamide. I dettagli dello studio saranno resi noti nelle prossime settimane.
I risultati positivi dello studio 008A si basano sui dati di efficacia a sei mesi precedentemente riportati in pazienti affetti da schizofrenia resistente al trattamento (TRS). Secondo i risultati della fase intermedia dello studio, presentati alla fine dello scorso anno, il 40% dei pazienti a cui è stata somministrata evenamide non soddisfaceva più i criteri di gravità del protocollo utilizzati per diagnosticare la resistenza al trattamento.
Evenamide
L’evenamide, una nuova entità chimica disponibile per via orale, blocca specificamente i canali del sodio voltaggio-gati (VGSC) ed è priva di attività biologica su >130 altri bersagli del SNC. Normalizza il rilascio di glutammato indotto da un’attività aberrante dei canali del sodio (stimolata dalla veratridina), senza influenzare i livelli basali di glutammato, grazie all’inibizione dei VGSC. La combinazione di dosi inefficaci di evenamide e di altri antipsicotici (AP), tra cui la clozapina, è stata associata a benefici in modelli animali di psicosi, suggerendo sinergie nei meccanismi che possono fornire benefici nei pazienti che rispondono male agli AP attuali, tra cui la clozapina.
Un settore in fermento
La lettura dello 008A è l’ultimo sforzo nella corsa allo sviluppo di nuovi trattamenti per la schizofrenia, uno spazio che conta numerosi contendenti. La decisione della Fda sul KarXT (xanomelina-trospio), un agonista dei recettori muscarinici redentemente acquisito da Bristol Myers Squibb, è attesa per il 26 settembre, mentre l’agonista M4 NBI-1117568 di Neurocrine Biosciences è attualmente in fase II.