Jannik Sinner non si ferma: ha battuto il polacco Hubert Hurkacz, suo compagno di doppio, conquistando così il torneo Atp di Halle
Implacabile Jannik Sinner. Il numero 1 al mondo ha battuto il polacco Hubert Hurkacz, suo compagno di doppio, conquistando così il torneo Atp di Halle. Il tennista azzurro si è imposto in due set (7-6(8), 7-6(2), vincendo il suo primo torneo giocato da primatista del ranking: per lui è anche il quarto titolo della stagione dopo Australian Open, Rotterdam e Miami
SINNER VINCE AD HALLE, LA FIDANZATA PERDE A BERLINO
Una vittoria speciale per Sinner. In tribuna ad assistere al match c’era anche il papà Hanspeter. “Grazie a tutti voi e grazie a mio padre che è qui oggi. Purtroppo la mia ragazza Anna ha perso contro Pegula nonostante cinque set point a Berlino al termine di una gara pazzesca e mi dispiace tanto per lei. Anche Anna, però, ha avuto una grande settimana, peccato solo per il finale”, ha detto il numero uno al mondo.
SINNER VINCE AD HALLE: “PARTITA DURA, MA ORA PENSO A WIMBLEDON”
“Partita dura – ha dichiarato il tennista – sapevo che avrei dovuto servire bene e l’ho fatto. Ho cercato di giocare bene nei momenti cruciali e per fortuna è andata bene. È una bellissima sensazione vincere qui. Ho servito bene nei momenti importanti, anche un paio di seconde buone. Non vedo l’ora di giocare a Wimbledon dove lo scorso anno arrivai in semifinale. Ora ci arrivo più sicuro dei miei mezzi. Avrò una settimana per prepararmi e spero di fare ancora meglio”.
SINNER VINCE AD HALLE. LE PAROLE DI HURKACZ: “SEI DI ISPIRAZIONE”
“Bravo Jannik, te e il tuo team state facendo un lavoro immenso che mi dà grande ispirazione. Siete saliti al numero uno al mondo e vi faccio le congratulazioni sincere. È stato un piacere essere qui e vedere tanto pubblico presente sugli spalti. Grazie per questa bellissima settimana”, ha detto Hurkacz.
MUSETTI, CHE PECCATO
Si ferma in finale il sogno di Lorenzo Musetti. Nella finale dell’Atp 500 Queen’s Championships il tennista italiano è stato battuto in due set, (6-1, 7-6(8)), dallo statunitense Tommy Paul.