Aptera Motors scommette sull’Italia per il suo veicolo elettrico a energia solare


Aptera Motors, investe per la realizzazione di un’unità produttiva in cui produrre il suo rivoluzionario veicolo elettrico alimentato a energia solare

aptera motors

Un investimento superiore ai 100 milioni di euro con l’obiettivo di raggiungere una produzione annua di circa 20 mila veicoli per un impatto occupazionale diretto di oltre 500 addetti e un volume di fatturato superiore a 500 milioni di euro.

Sono questi i numeri dell’investimento che Aptera Motors punta a realizzare in Italia e per il quale l’azienda sta beneficiando del sostegno del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). Aptera Motors è un’innovativa startup tecnologica, nata negli Stati Uniti, che punta alla creazione di veicoli altamente efficienti ed ecologici e che ha sviluppato, e prevede di lanciare sul mercato nel corso dei prossimi mesi, un innovativo veicolo elettrico a tre ruote alimentato dall’energia prodotta da pannelli solari.
A supporto del programma di investimenti e del progetto di insediamento sul territorio italiano, Aptera è affiancata da Iniziativa Cube, in qualità di advisor strategico e finanziario, con un team coordinato dai Partner Marco Messina e Rosario de Maio, oltre al team di Tiber International in collaborazione con lo studio legale Amato Avvocati per gli aspetti legali e i rapporti istituzionali.
Il veicolo Aptera è il primo True Zero Emission Vehicle assoluto, in grado di sfruttare l’energia solare attraverso una serie di pannelli solari integrati nel veicolo stesso. Grazie a un concetto e a un’ingegneria altamente innovativi, Aptera vanta un’autonomia senza precedenti, in grado di percorrere circa 17.000 chilometri in un anno, in condizioni di normale soleggiamento, eliminando così l’ansia da ricarica per gli utenti abituali. Queste performance sono rese possibili grazie all’attenta cura di tutti i dettagli tecnologici del prodotto, in particolare agli aspetti aerodinamici (con un coefficiente di resistenza molto inferiore ai best performer di mercato), che sono il risultato anche di una forma affusolata e futuristica studiata nei minimi dettagli.
Negli Usa Aptera ha riscosso un importante interesse sia da parte del mercato finanziario che dei consumatori, raccogliendo oltre 120 milioni di dollari di capitale e circa 47 mila pre-ordini.

“Il veicolo Aptera – dichiara Steve Fambro, Co-Founder and Co-CEO di Aptera – ha una forte “anima” italiana, fortemente integrato nella motor valley nazionale, con circa il 60% delle sue componenti e forniture provenienti da fornitori italiani, tra cui CPC GROUP (eccellenza italiana nel settore della prototipazione e lavorazione meccanica di materiali in alluminio e compositi), COSTAMP (per parti della fusoliera e sospensioni), oltre a una stretta collaborazione in ambito R&D con il gruppo Pininfarina per l’ottimizzazione degli aspetti aerodinamici del veicolo. Questo legame con l’Italia ha spinto il management team di Aptera a impegnarsi fortemente nel nostro paese, con il supporto del Governo Italiano ed in particolare del Mimit, con l’obiettivo di stabilire un impianto produttivo ad alta efficienza e tecnologia nel Sud Italia”.

“Il settore industriale italiano – dichiara Marco Messina, partner della società Iniziativa Cube – sarà notevolmente stimolato dall’iniziativa e beneficerà in modo significativo della presenza di Aptera, con un indotto economico stimato pari a circa 200 milioni di euro. La nuova unità produttiva consentirà di centralizzare l’intera produzione in Italia, posizionandola come il principale quartier generale per la produzione del Veicolo Aptera nel mondo. Ulteriore innovazione sarà generata nel nostro paese: infatti, per garantire la conformità del veicolo alle normative europee e per adattarlo al mercato del continente, Aptera Motors porterà avanti, oltre all’investimento produttivo, anche un programma di ricerca e sviluppo in partnership con alcuni dei suoi fornitori italiani, con l’obiettivo di sviluppare una nuova configurazione del veicolo a 4 ruote, rispondendo così alle esigenze specifiche del mercato europeo”.