La lista infinita delle morti bianche: Valerio Salvatore è l’ultima vittima sul lavoro


Tragedia sul lavoro a Campoleone: Valerio Salvatore, 29 anni, è deceduto dopo essere precipitato da un’altezza di 10 metri per il cedimento del tetto di un capannone

valerio salvatore

Dopo la morte di Satnam Singh, nella provincia di Latina ennesima vittima sul lavoro. Valerio Salvatore, 29 anni, è deceduto dopo essere precipitato da un’altezza di 10 metri per il cedimento del tetto di un capannone. È successo a Campoleone, Valerio faceva l’elettricista e l’operaio per la Fazel Impianti. Stava sistemando un cavo elettrico quando il tetto ha ceduto.

La situazione nel Lazio è fuori controllo, dopo l’atroce morte di Satnam Singh, un giovane elettricista di 29 anni, Valerio Salvatore, è morto per cedimento del tetto del capannone su cui stava lavorando. Sono quattro le vittime sul lavoro in una settimana, bisogna agire velocemente con delle task force congiunte prefetture-Ispettorato-INAIL e ASL in ogni provincia, a partire dal sud pontino. Il governo nazionale deve prendere in mano la situazione, vista l’inerzia della Regione che, dopo nove mesi dalla presentazione della proposta di Azione per istituire una commissione d’inchiesta sul lavoro nero e caporalato, ancora non ha fatto nulla”. Lo ha dichiarato Alessio D’Amato, Consigliere regionale, commissario di Azione Lazio e responsabile nazionale Welfare.

“Dopo l’atroce tragedia di Satnam Singh che ha sconvolto tutti, ancora un inaccettabile incidente che ha strappato la vita ad un giovane romano. Si chiamava Valerio Salvatore, aveva solo 29 anni”. Lo dichiara Eleonora Mattia, consigliera regionale del Pd. “È arrivato il momento che la Regione Lazio prenda atto di quello che sta succedendo e agisca non con le chiacchiere ma con i fatti. Sono mesi che denunciamo l’immobilismo di Rocca e Schiboni su un tema strategico come la sicurezza sul lavoro. Mi unisco al dolore dei familiari del giovane e mi domando cosa altro debba succedere. La sicurezza sul lavoro deve diventare la priorità assoluta. Non si può continuare a morire di lavoro, è un oltraggio alla convivenza“, conclude Mattia.