Marina Berlusconi agita il governo Meloni con le ultime dichiarazioni: “Su aborto, fine vita e diritti Lgbtq sono più in sintonia con la sinistra”
“Questo governo ha sempre rispettato pienamente le regole della democrazia e in politica estera ha mantenuto la barra dritta su posizioni europeiste e filoatlantiche. Poi, per carità, ci sono anche temi su cui si può essere più o meno d’accordo“. Marina Berlusconi, presidente del Gruppo Mondadori e di Fininvest, in un’intervista al Corriere dice: “Se parliamo di aborto, fine vita o diritti Lgbtq, mi sento più in sintonia con la sinistra di buon senso. Perché ognuno deve essere libero di scegliere. Anche qui, vede, si torna alla questione di fondo, quella su cui non credo si possa arretrare di un millimetro: la questione della libertà”. La primogenita di Silvio Berlusconi parla della neo-nata casa editrice dedicata al padre che “ruoterà attorno a un solo, grande tema: parlare di libertà”, perché è un temo che “è tornato terribilmente attuale”.
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Marina Berlusconi guarda anche all’Europa: “Penso che a Bruxelles si debba fare una riflessione molto profonda. Dietro il diffondersi di certe simpatie antidemocratiche c’è anche una crescente insofferenza, quasi una rabbia, verso l’Europa del troppo controllo, del dirigismo, della burocrazia. La risposta però non può certo essere quella di rinchiudersi nei propri confini. Al contrario, serve un’Europa più forte e più coesa, capace di far percepire alle persone tutti i benefici di una vera unità. Senza ambiguità su valori come libertà e democrazia, a cominciare dal sostegno all’Ucraina. Insomma, l’Europa può essere la nostra salvezza, oppure, attenzione, la nostra rovina“. Poi, per l’ennesima volta, smentisce una sua possibile discesa in campo: “Assolutamente no, né oggi, né in futuro”.