Assistenza sanitaria ai senza fissa dimora: approvata la proposta di legge


La Camera approva la proposta di legge per l’assistenza sanitaria ai senza fissa dimora: sarà sperimentata per due anni in 14 città metropolitane

Il Parlamento europeo intende porre fine al fenomeno dei senzatetto entro il 2030. Ecco quali sono le misure richieste ai singoli Stati

“La Camera ha approvato all’unanimità la proposta di legge del Partito democratico, a prima firma Marco Furfaro, che riconosce il diritto all’assistenza sanitaria per le persone senza dimora, anche se non hanno la residenza anagrafica in Italia o all’estero. Attualmente, chi non è iscritto all’anagrafe comunale perde il diritto all’assistenza sanitaria, tranne per le emergenze al pronto soccorso. Stiamo parlando di padri di famiglia che si separano e finiscono a dormire in macchina, donne vittime di violenza che scappano di casa e vanno a vivere da amici, persone che perdono il lavoro e finiscono in strada e non hanno un tetto sopra la testa. Persone che per vari motivi perdono la possibilità di avere una dimora propria e che purtroppo perdono conseguentemente anche la residenza. E questo comporta il venire meno di un pieno accesso al diritto alle cure perché senza residenza non si può accedere al medico di base (e ai Sert, a un consultorio, a un centro di salute mentale). Con la legge Furfaro viene colmata questa grave lacuna che impedisce ai senza dimora l’accesso alle cure. La nuova legge è in linea con i principi degli articoli 3 (uguaglianza) e 32 (diritto alla salute) della Costituzione, e con la legge che ha istituito il Servizio Sanitario Nazionale nel 1978, secondo cui l’assistenza sanitaria deve essere garantita a tutti, senza distinzione di condizioni individuali o sociali”. Così il capogruppo democratico nella Commissione Affari sociali della Camera e responsabile welfare del Pd, Marco Furfaro.

UNA SPERIMENTAZIONE DI DUE ANNI IN 14 CITTÀ

“La nuova legge sarà sperimentata per due anni (2025-2026) in 14 città metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia) con un budget di 2 milioni di euro, coprendo oltre il 60% delle persone senza dimora presenti nel nostro paese”. E conclude: “questa legge non solo restituisce il pieno diritto alle cure a decine di migliaia di persone, ma finalmente sapranno che lo Stato non le ha abbandonate. E che uscire da una condizione di fragilità è possibile. Sono felice. Perché oggi la politica riesce a dare di sé l’immagine più bella, quella che cambia la vita delle persone. In meglio”.