Esercitazione ai Campi Flegrei: si presentano in dieci


Campi Flegrei, il terremoto fa paura ma all’esercitazione si presentano in dieci. Il sindaco di Pozzuoli: “Bisogna capire la ragione di questa scarsa partecipazione”

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L’area vulcanica dei Campi Flegrei

La paura a Napoli non fa 90. Fa a stento 10. E così a Pozzuoli la seconda giornata di esercitazione della Protezione civile per testare le procedure previste dalla pianificazione per il bradisismo nei Campi Flegrei è un fiasco. I prenotati erano poco meno di 300, ma sul posto si sono presentati in pochissimi, appena una decina di persone.

Ieri il via alle attività con una simulazione di uno sciame sismico importante, mentre oggi sono iniziati i test relativi alle procedure di evacuazione dei cittadini di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, con un campione di popolazione e il trasferimento negli hub. Ma a Pozzuoli, a fronte di circa 300 prenotati, nell’area di attesa allestita in via Napoli, le persone presenti questa mattina erano davvero poche.

Di cosa è accaduto ha parlato con la stampa il sindaco Luigi Manzoni: “Noi stiamo ancora vivendo un periodo di emergenza, posso pensare che la scarsa partecipazione sia dovuta a questo. A fine giornata, comunque, faremo un bilancio, avremo un report completo e faremo una valutazione. Magari ci sarà da lavorare su delle criticità che si sono state. Poi, naturalmente, chi non opera non sbaglia, penso che bisogna capire effettivamente quale sia stata la ragione di questa scarsa partecipazione e su questo ci dobbiamo interrogare tutti: cittadini e istituzioni“.

Il sindaco afferma che non si tratta di un segnale di sfiducia nei confronti della popolazione, e aggiunge: “Le attività sul bradisismo fino ad oggi non sono state mai fatte e posso dire che sicuramente le attività di prevenzione e di mitigazione non avranno termine. Questo è certo perché il fenomeno del bradisismo non andrà mai via da Pozzuoli, noi dobbiamo continuare, la prevenzione non avrà un termine”. Per il futuro, Manzoni, ricordando che “l’organizzazione è in capo alla Protezione civile nazionale”, evidenzia come ci sia disponibilità a “fare qualsiasi esercitazione in qualsiasi momento, soprattutto in un periodo come questo che è di emergenza”.