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Marco Fasciglione in libreria con “Impresa e diritti umani nel diritto internazionale”

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Edito da Giappichelli editore, “Impresa e diritti umani nel diritto internazionale. Teoria e prassi” è il risultato delle ricerche condotte in materia da Marco Fasciglione

Edito da Giappichelli editore, “Impresa e diritti umani nel diritto internazionale. Teoria e prassi” è il risultato delle ricerche condotte in materia da Marco Fasciglione, ricercatore dell’Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo (Cnr-Iriss). Il volume è disponibile in versione Open Access e cartacea.

Il lavoro persegue l’obiettivo di ricostruire il sistema internazionale su impresa e diritti umani, chiarendone gli elementi istituzionali, le regole già cristallizzate e quelle in via di definizione, ma anche analizzandone le tendenze evolutive ed i cambiamenti di paradigma che hanno reso gli studi su impresa e diritti umani (Business and Human Rights) area meritevole di autonoma indagine. A tal fine, e sotto un primo punto di vista, le caratteristiche del fenomeno oggetto di studio, che è per sua stessa natura ‘transnazionale’, possono essere pienamente comprese solo se ci si ponga nella prospettiva degli studi di diritto internazionale. In effetti, anche le piccole e medie imprese nazionali svolgono, attraverso la loro partecipazione alle catene globali del valore, attività economiche che hanno un carattere transnazionale. D’altro canto, gli strumenti emersi, o in via di consolidamento, in materia sono strumenti tipici del sistema giuridico internazionale. Sotto un secondo punto di vista, l’area in oggetto, ritenuta dallo Special Representative of the Secretary-General on human rights and transnational corporations and other business enterprises espressione di un processo di costruzione sociale, offre una plastica rappresentazione delle dinamiche e delle tensioni esistenti dal punto di vista della creazione di un sistema globale fondato sulle connessioni tra diritto, morale e giustizia, funzionale alla promozione e all’affermazione dei valori collegati alla dignità umana.

D’altronde, la materia de qua agitur inizia ad essere caratterizzata da una prassi rilevante – non solo in termini quantitativi – e che risulta costituita in primo luogo da atti e strumenti adottati da organismi internazionali e nazionali, tanto nella forma di soft law quanto nella forma di atti normativi di hard law che sono adottati sia a livello di ordinamenti giuridici interni (si pensi alle legislazioni nazionali che fissano obblighi di due diligence in materia di diritti umani per le imprese) sia a livello di ordinamenti sovranazionali (un esempio è fornito dalla nuova direttiva UE sulla Corporate sustainability due diligence). In secondo luogo, e cosa non meno importante, siffatta prassi si estrinseca anche in un numero crescente di sentenze, decisioni, pareri, adottati di volta in volta da tribunali giurisdizionali nazionali, da corti internazionali – la Corte europea dei diritti umani, la Corte interamericana dei diritti umani, la Corte africana dei diritti dell’uomo e dei popoli – da organismi quasi-giudiziari di monitoraggio – come ad esempio i Treaty-based bodies istituiti dalle convenzioni sui diritti umani esistenti in ambito onusiano – da tribunali arbitrali, e così via discorrendo. L’indice dei casi presentato alle fine del volume rende conto di tutta questa variegata, ed estremamente importante, prassi.

La struttura del libro segue la sistematica tripartita che discende dal Framework elaborato dal Rappresentante speciale su imprese e diritti umani nel corso del suo mandato e che è confluito nei Principi Guida ONU su impresa e diritti umani adottati nel 2011. La prima Parte analizza l’obbligo che incombe sullo Stato di proteggere gli individui dalle violazioni dei diritti umani che avvengono nel quadro delle operazioni economiche delle imprese (lo State Duty to Protect). La seconda Parte si sofferma sulla responsabilità delle imprese di rispettare i diritti umani (la Corporate Responsibility to Respect), con il connesso dovere di diligenza sui diritti umani (la c.d. Human Rights Due Diligence) che pende sulle imprese. La terza Parte, infine, affronta il problema dell’accesso alla giustizia delle vittime di violazioni dei diritti umani che avvengono nel quadro delle operazioni delle imprese, con il loro diritto di accesso a dei rimedi effettivi ed efficaci (il c.d. Access to Remedies).

Marco Fasciglione, è PI del progetto “Corporate human rights and environmental due diligence e la promozione della COrporateREsponsibility (CO.RE)”, nonchè responsabile di Unità di ricerca dei Progetti Global value chains, human rights and the law (PRIN 2022) e Arms, Peace and Sustainability (ArPeSu) (PRIN 2022 PNRR).

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