In pazienti con BPCO di grado moderato-grave, il trattamento con ensifentrina per 24 settimane ha migliorato la dispnea
In pazienti con BPCO di grado moderato-grave, il trattamento con ensifentrina per 24 settimane ha migliorato la dispnea. Queste le conclusioni di un’analisi in pool degli studi registrativi sull’impiego del farmaco, presentata nel corso del congresso annuale dell’American Thoracic Association.
Informazioni su ensifentrina
Ensifentrina è un farmaco sperimentale che combina proprietà broncodilatatorie e antinfiammatorie; è stato progettato per massimizzare l’efficacia e ridurre gli eventi avversi attraverso un’elevata selettività per le fosfodiesterasi 3 e 4 (PDE3 e PDE4) rispetto ad altri enzimi e recettori, così da minimizzare gli effetti fuori bersaglio. La somministrazione diretta ai polmoni tramite inalazione ha lo scopo di massimizzare l’esposizione polmonare alla molecola, riducendo al minimo la distribuzione sistemica e i potenziali eventi avversi. Negli studi clinici che hanno coinvolto oltre 1.400 pazienti il farmaco è già risultato ben tollerato. Il farmaco è attualmente allo studio dell’ente regolatorio Usa per l’ottenimento dell’indicazione al trattamento della BPCO.
Disegno dell’analisi in pool
Gli studi ENHANCE (Ensifentrine as a Novel inHAled Nebulized COPD thErapy) 1 e 2, sono due trial clinici randomizzati e controllato vs. placebo, condotti in doppio cieco, che hanno valutato l’efficacia e la sicurezza di ensifentrina nebulizzata, sia in monoterapia che come terapia add on ad un singolo broncodilatatore (LAMA o LABA) rispetto a placebo. Quasi il 20% dei pazienti dei pazienti dei due trial era stato sottoposto anche a trattamento con ICS. I due trial hanno documentato la capacità del farmaco di migliorare le misure di funzione polmonare, la qualità della vita e il tasso di esacerbazioni a 12 e a 24 settimane.
In questa analisi congiunta degli studi ENHANCE-1 e -2, i ricercatori hanno valutato 975 pazienti che erano stati randomizzati a trattamento con 3 mg di ensifentrina nebulizzata due volte al giorno e 574 pazienti che erano stati randomizzati a placebo per determinare l’impatto del trattamento con ensifentrina sulla dispnea alle settimane 6, 12 e 24.
Nel dettaglio, una percentuale simile di pazienti di entrambi i gruppi era in trattamento con un LAMA o un LABA, con l’aggiunta (o meno) di un ICS (gruppo ensifentrina, 62%; gruppo placebo, 61%).
Risultati principali e considerazioni finali
Utilizzando il Transition Dyspnea Index (TDI), i ricercatori hanno riscontrato un miglioramento di entità maggiore della dispnea/respiro dal basale a 24 settimane tra coloro che erano stati randomizzati a trattamento con ensifentrina rispetto al placebo (media quadratica: 2; IC95%: 1,5-2,4 vs. 0,9; IC95%: 0,4-1,4; P < 0,05).
Inoltre, i ricercatori hanno classificato i pazienti con un miglioramento minimo di 1 unità TDI come responder. I responder costituivano il 65% del gruppo ensifentrina alla settimana 24, mentre erano solo il 45% del gruppo placebo (OR corretto per il placebo = 1,9; IC95%:1,5-2,7; P < 0,05).
Non solo: la percentuale di pazienti responder tra quelli randomizzati ad ensifentrina è risultata maggiore alla settimana 6 e alla settimana 12 rispetto al gruppo placebo.
In tutti i sottogruppi di pazienti stratificati per sesso, età, bronchite cronica, status di fumatore e livelli di eosinofili al basale, i ricercatori hanno continuato a riscontrare che i pazienti trattati con ensifentrina erano in percentuali maggiori responder rispetto a quelli trattati con placebo.
L’unico dato sorprendente è stato quello dell’entità del miglioramento della dispnea, dato che circa il 60% dei soggetti stava assumendo terapie inalatorie concomitanti che hanno dimostrato di migliorare anche la dispnea legata alle attività quotidiane.
Alla luce di questi dati, pertanto, se l’ensifentrina sarà approvata dalla FDA, avremo a disposizione nel ventaglio delle opzioni terapeutiche per la BPCO un nuovo farmaco con un nuovo meccanismo d’azione in grado di migliorare la dispnea, il sintomo più fastidioso dei pazienti con BPCO.
Bibliografia
Mahler DA, et al. Am J Respir Crit Care Med. 2024;doi:10.1154/ajrccm-conference.2024.209.1_MeetingAbstracts.A1205.