Paris Hilton racconta al Congresso Usa gli abusi subiti durante l’infanzia


Paris Hilton al Congresso Usa sui programmi di assistenza all’infanzia: “In una struttura ho subito abusi sessuali. Spogliata e gettata in isolamento”

paris hilton

Paris Hilton è stata sentita dal Congresso Usa sui programmi di assistenza all’infanzia. L’ereditiera ha raccontato la propria esperienza personale per chiedere di modernizzarli.

“Quando avevo 16 anni- ha raccontato- sono stata strappata dal mio letto nel cuore della notte e trasportata in una struttura. Per due anni sono stata costretta ad assumere farmaci e ho subito abusi sessuali dallo staff“. E ha spiegato: “Sono stata trattenuta con la forza e trascinata lungo i corridoi, spogliata nuda e gettata in isolamento“.

PARIS HILTON IN UN ISTITUTO DA ADOLESCENTE

Paris ha frequentato per un anno, fino al suo 18esimo compleanno, un istituto per adolescenti problematici. A iscriverla sono stati i genitori per i suoi comportamenti ribelli. In passato, Hilton ha raccontato di aver sofferto di stress post traumatico in seguito a quella esperienza.

La socialite ha aggiunto: “Questi programmi promettevano guarigione, crescita e sostegno, invece non mi hanno permesso di parlare, muovermi liberamente o anche solo guardare fuori da una finestra per due anni”. Paris ha, poi, dichiarato che i suoi genitori erano all’oscuro di tutto ciò: “I miei genitori sono stati completamente ingannati, raggirati e manipolati da questa industria a scopo di lucro riguardo al trattamento disumano che stavo subendo. Potete solo immaginare cosa passano i giovani che vengono collocati dallo stato in queste strutture, senza che vengano effettuati dei controlli regolari?”.

UN’INDUSTRIA DA 23 MILIARDI DI DOLLARI ALL’ANNO

“Questa industria da 23 miliardi di dollari all’anno vede questa popolazione come un simbolo del dollaro e opera senza una supervisione significativa-conclude- sono qui per dare voce ai bambini le cui voci non possono essere ascoltate. Cosa è più importante proteggere i profitti aziendali o proteggere la vita dei giovani?”.