“A Sua Immagine” oggi su Rai 1 fa tappa a Macerata


“A Sua Immagine”, il programma di approfondimento religioso in onda oggi su Rai 1, fa tappa a Macerata. Viaggio nella città di Maria

a sua immagine

Nuovo appuntamento sabato 29 giugno alle 16.00 su Rai 1 con “A Sua immagine”, il programma di approfondimento religioso di Rai Cultura, che prosegue il suo viaggio alla scoperta dei luoghi più belli e ricchi di tradizione, storia e spiritualità d’Italia. Nella puntata si andrà a Macerata, capoluogo di antica e consolidata devozione mariana. Non solo Macerata si fregia del titolo di Civitas Mariae, città di Maria, ma la Madonna è una sorta di filo conduttore nella lettura della città.
A lei si rivolgono le statuine dell’orologio che adorna la torre civica e a lei è dedicata la basilica della Misericordia, probabilmente la basilica più piccola del mondo. Lorena Bianchetti, lungo il percorso della città, oltre all’aspetto molto forte della devozione mariana, mostrerà anche altri spunti di interesse: dallo Sferisterio, teatro unico al mondo, alle numerose tracce di Matteo Ricci, missionario che aprì al cristianesimo le porte della Cina, i cui natali furono proprio maceratesi.
Poi sarà la volta del ciclo estivo de “Le ragioni della speranza” condotte da don Marco Pozza, per il commento al Vangelo del Tempo Ordinario. La quarta puntata in Paraguay prenderà avvio da Areguà, nota per la festa della Virgin de la Candelaria, la festa della Candelora, e l’artigianato locale della ceramica che ha una lunga tradizione e nasce da una storia affascinante originatasi dalla guerra della Triplice Alleanza. Il Santuario Basilica Minore della Vergine nel piccolo paese di Caacupè, a 60 km a Est di Asunción è il più importante del Paraguay. Per la festa dell’8 dicembre, un milione di abitanti su un totale di sette, si sposta in pellegrinaggio, con ogni mezzo, verso il luogo mariano dove nel 2015 Papa Francesco pronunciò un noto discorso in cui esaltò la donna paraguaiana come la più gloriosa d’America perché ha saputo rialzare un Paese distrutto dopo la guerra.