Duro botta e riposta innescato dal direttore de Il Giornale Vittorio Feltri, che ha criticato aspramente la linea assunta dal ministro degli Esteri in Europa
È uno strappo che difficilmente si potrà ricucire quello tra Vittorio Feltri e Forza Italia. Un duro botta e riposta innescato dal direttore de Il Giornale, che nell’editoriale di ieri ha criticato aspramente la linea del partito e soprattutto quella assunta da Antonio Tajani in Europa, giudicata troppo vicina a quella della sinistra. “Antonio caro, perché hai accettato l’inciucio?“, così Feltri la ‘tocca pianissimo’, spronando il ministro degli Esteri a non deludere Silvio Berlusconi, colui grazie al quale “è giunto ai vertici del Parlamento di Strasburgo accomodato nella bambagia del Ppe acconciatagli”.
Affermazioni non gradite agli esponenti di Forza Italia. A guidare il fronte difensivo del vicepremier è stato Maurizio Gasparri, per il quale il direttore “per superficialità o per distrazione ha scritto cose che prescindono dalla realtà. Il ruolo del Ppe e in particolare quello di Tajani sono preziosi per il governo italiano e direi in particolare per Giorgia Meloni, immagino in questi giorni grata per quello che Antonio Tajani e Forza Italia stanno facendo nel Ppe e nel contesto europeo. Le cose sono un po’ più complicate da come le descrive Feltri, che evidentemente ha scritto, in un momento di euforia serale, il suo articolo. In Europa trattano non soltanto gli Stati, ma anche le formazioni politiche. Il Ppe è il perno del centrodestra. E Forza Italia è preziosa per l’Italia e nell’ambito del Ppe. E Tajani ha posto con forza, nell’ambito del Ppe e in tutti i contesti in cui gode di un grande prestigio (essendo stato commissario europeo, Vicepresidente della Commissione europea, Vicepresidente e poi Presidente del Parlamento europeo, tuttora Vicepresidente del Ppe) , il tema del rispetto dell’Italia, per la quale chiediamo il vicepresidente della Commissione e una delega di grande peso per Raffaele Fitto che, peraltro, fa parte del governo Meroni e del partito guidato da Giorgia Meloni” ha detto il presidente dei senatori di Forza Italia, specificando inoltre che lui e Tajani sono “anche giornalisti casomai scriveremo un articolo più informato e più lucido di quello del peraltro stimatissimo Vittorio Feltri. Che ha sbagliato un articolo. Fa sempre in tempo a chiedere scusa per tutte le fesserie che ha costretto un’importante giornale a pubblicare”.
BARELLI: DA FELTRI SENILE CONFUSIONE, NOI EUROPEISTI
“Le parole offensive di Vittorio Feltri su il Giornale nei confronti del segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani destano sorpresa perché manifestano una senile confusione di idee lontana dalla realtà. Per questo è meglio non tenere conto delle irrazionali elucubrazioni espresse riguardo gli equilibri politici europei, che hanno dinamiche ben diverse da quanto maldestramente affermato. Forza Italia è un partito europeista che ha nel suo DNA la tutela degli interessi del nostro paese”. Così ha affermato Paolo Barelli presidente dei deputati di Forza Italia.
NEVI (FI): FELTRI PARLA DI COSE CHE NON CONOSCE, SI METTA A RIPOSO
Anche Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia, punta il dito contro l’età avanzata di Feltri: “È gravissimo che il Giornale dia uno spazio così importante a Vittorio Feltri che, come spesso gli capita, ormai, parla di cose che non conosce. Dovrebbe quindi capire che è arrivata l’ora – per lui – di mettersi a riposo. Tra l’altro, chi lo conosce comprende bene che ne ha veramente bisogno. Anche per i suoi lettori, perché non debbano intravedere i segni inequivocabili di una incipiente decadenza”.
FELTRI: NON SONO STUPIDO COME QUELLI DI FORZA ITALIA
Ieri sera, nel corso della puntata di ‘Stasera Italia’, il direttore ha replicato agli attacchi sulla sua età: “L’unica cosa che mi lascia perplesso è che quelli di Forza Italia, nel contestare la mia tesi scritta sul Giornale a me abbiano detto che sono troppo vecchio per dare opinioni, che devo ritirarmi, in sostanza hanno messo in moto il famoso razzismo nei confronti dei vecchi, so che sono vecchio ma non sono stupido come loro”.