The Stone 2024: trionfano il bresciano Corti e la tedesca Spielberger


The Stone 2024: i vincitori sono il bresciano Marco Corti (Zerotrenta Triathlon, 12h24’50”) e la tedesca Tanja Spielberger (DTU Triathlon, 14h56’02”)

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E’ terminata con la solenne cerimonia di consegna dell’iconica pietra ai finisher della full distance l’avventuroso viaggio alla scoperta dei propri limiti di The Stoneil triathlon estremo d’alta quota organizzato da TriO Events in partnership con Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comune di Ponte di Legno e Comune di Sulzano.

A guidare gli StoneMen varcando per primi le agognate “porte del Paradiso”, con un traguardo meravigliosamente innevato, il bresciano Marco Corti (Zerotrenta Triathlon, 12h24’50”) e la tedesca Tanja Spielberger (DTU Triathlon, 14h56’02”). Per la coppia regina dell’edizione 2024 l’entrata di diritto nell’albo d’oro di quella che non rappresenta una semplice gara, ma un’ascesa su distanza Ironman dalle emozioni travolgenti con oltre 6mila metri di dislivello tra nuoto, bici e corsa, che ha avuto inizio dalle acque del Sebino, alle ore 4 del mattino, fino ai 2.600 metri sul livello del mare di Passo Paradiso.Accompagnati da un mix di sole, pioggia, vento fino al ghiaccio del gran finale, gli StoneMen hanno affrontato 3.8 km di nuoto, 175 km in bici, tra le province di Brescia e Sondrio con il superamento degli storici passi Aprica, Mortirolo e Gavia, e, infine, 36 km di corsa sui sentieri dell’alta Valle Camonica.

Dalla sponda del lago d’Iseo, in località Tavernola Bergamasca, è partita la frazione di nuoto (3.8 km), con un tracciato in linea retta per attraversare, entro le ore 6, lo specchio d’acqua verso la T1 a Sulzano. Da qui la frazione bici (175 km) verso la Valle Camonica, con un dislivello positivo complessivo di 4.100 m, da terminare in 11 ore. Dopo 75 km, i partecipanti hanno dovuto gestire i mitici passi Aprica (1.176 m slm), il Mortirolo (1.852 m slm) e il Gavia (2.621 m slm).

Nella frazione di corsa (36 km) il passaggio dai 1.200m slm ai 2.600m slm della finish line, da concludere in 7 ore. Nei primi 20 km da Ponte di Legno a Zoanno, Precasaglio e Villa Dalegno, per passare sul versante opposto nel centro di Temù, Valbione (1.500m) e nuovamente a Ponte di Legno (km 20). Con un’ultima salita i triatleti sono arrivatial Passo del Tonale (1.883 m slm), da non superare oltre le 21 (km 31). Con una piccola variazione del percorso legata alla presenza della neve, comunicata nei giorni precedenti, i 4 km finali (700 m di dislivello) lungo la Pista Paradiso per giungere al traguardo di Passo Paradiso.
Novantadue i finisher totali dei 150 triatleti al via, giunti da 14 Paesi (Germania, Svezia, Austria, Ungheria, Belgio, Francia, Usa, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Gran Bretagna, Sud Africa, Italia) per la manifestazione che abbraccia, nell’arco di venti ore, Lago d’Iseo, Valle Camonica e Ponte di Legno.