I Niko sulle piattaforme digitali con “Ballaci su”


“Ballaci Su” è più di una semplice canzone: è un inno alla pace, un invito a celebrare la vita attraverso la danza, piuttosto che risolvere i conflitti con la violenza

ballaci su

“Ballaci Su” è il nuovo singolo di N.I.K.O., la band di Nikolai Selikovsky. Autore, polistrumentista e attore viennese, Nikolai Selikovsky debutta nel 2009 nel cast del film “Sturmfrei”, per poi affermarsi come rapper con l’album “Dichter der Großstadt” del 2010. Nel 2013 si trasferisce a Roma per studiare al DAMS dell’Università Roma Tre. Al suo ritorno in Austria trasforma il progetto solista N.I.K.O. in una band con cui si esibisce in tutta Europa. Collabora con produttori come Andreas Lettner e Tebo, che permettono la nascita di successi come “Unter Strom”. Nel 2018, decide di trasferirsi nuovamente a Roma, traducendo alcune sue canzoni in italiano e pubblicando, con il nome Freddy Re, il singolo “Tigri ed Eufrate”. Il 2023 lo vede nel cast di “L’ultima volta che siamo stati bambini” di Claudio Bisio, “Un Amore” (distribuito nel 2024 in esclusiva su Sky) e della serie “The Decameron”, in arrivo su Netflix a luglio 2024. “Ballaci Su” segna un nuovo inizio per N.I.K.O. in Italia. Al suo fianco dal 2022, nella produzione, Federico Torri.

“Ballaci Su” è più di una semplice canzone: è un inno alla pace, un invito a celebrare la vita attraverso la danza, piuttosto che risolvere i conflitti con la violenza. Un brano dal sapore pop, semplice e autentico, per ribadire che è possibile unire culture e nazioni, superando le barriere che troppo spesso dividono il mondo.

Ascolta “Ballaci Su”: https://spoti.fi/4dSF9IZ

Ad arricchire la canzone, la partecipazione di Pasquale Leonardi, chitarrista di Mox e Matteo Paolillo, nonché compagno di calcetto di Niko, che ha contribuito al tema di chitarra nel ritornello.

Il lancio del brano sarà accompagnato da un videoclip originale, ambientato nel suggestivo scenario del far west.

N.I.K.O. racconta: “Quando abbiamo composto questo brano il caldo non tormentava solo Roma, ma anche Vienna. Una delle conseguenze del cambio climatico. Il conflitto tra Russia e Ucraina era già in corso, ma la tensione tra Israele e Palestina non aveva ancora raggiunto l’apice. È stato proprio durante le riprese del video che la violenza si è manifestata, spingendoci a trasmettere un messaggio di pace e solidarietà.”