Orban a Kiev da Zelensky: pressing per accelerare il processo di pace


Si tratta del primo viaggio (a sorpresa) in Ucraina del leader ungherese Orban, notoriamente filorusso, dall’inizio della guerra

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Al secondo giorno da presidente di turno dell’Unione Europea, Viktor Orbán è volato a sorpresa a Kiev. Ha parlato con Volodymyr Zelensky, e ha chiesto al presidente ucraino – vittima dell’aggressione russa – di “accelerare il processo di pace”.

Si tratta del primo viaggio del leader più filorusso d’Europa nella capitale ucraina dall’inizio dell’invasione su vasta scala della Russia, ormai 28 mesi fa. Orbán resta un aperto oppositore degli aiuti militari e finanziari occidentali all’Ucraina. A maggio il ministro degli Esteri di Budapest ha definito i piani per aiutare il Paese dilaniato dalla guerra una “missione folle”.

Infatti il Cremlino ha immediatamente minimizzato la visita di Orbán a Kiev. Dmitry Peskov ha affermato che il leader ungherese è andato in Ucraina semplicemente “adempiendo ai suoi doveri” per la presidenza dell’Ue, aggiungendo che Mosca non ha avuto contatti con Budapest prima del viaggio. Peskov ha poi elogiato il leader ungherese definendolo “un politico che difende fermamente gli interessi del suo Paese”.

Il ministro degli Esteri di Orbán, Péter Szijjártó, ha già compiuto almeno cinque viaggi in Russia dall’inizio della guerra, l’ultimo dei quali per partecipare ad un forum economico a San Pietroburgo il mese scorso. E Orbán ha di recente appoggiato la nomina di Mark Rutte a prossimo capo della Nato, con la garanzia che le forze armate e le risorse finanziarie dell’Ungheria non saranno impegnate a sostenere l’Ucraina.

Dall’inizio dell’invasione russa, Zelensky e Orbán si sono scontrati più volte. Orbán ha incluso Zelensky in una lista di “oppositori” che avrebbero cospirato contro di lui e sostenuto l’opposizione. Durante il vertice del Consiglio europeo a Bruxelles il 27 giugno i due erano visti in un animato scambio di opinioni.