Trombocitopenia immune: rilzabrutinib centra endpoint in fase 3


Trombocitopenia immune: sono positivi i risultati dello studio di fase 3 LUNA 3 che hanno dimostrato la capacità di rilzabrutinib  di raggiungere l’endpoint primario

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Sono positivi i risultati dello studio di fase 3 LUNA 3 che hanno dimostrato la capacità di rilzabrutinib (somministrato in dosaggio da 400 mg due volte al giorno per via orale) di raggiungere l’endpoint primario dello studio rappresentato dalla risposta piastrinica duratura in pazienti adulti con trombocitopenia immune (ITP) persistente o cronica.

Il profilo di sicurezza di rilzabrutinib è risultato coerente con quello riportato in studi precedenti.

Lo studio LUNA 3 ha raggiunto l’endpoint primario dimostrando che una percentuale significativamente maggiore di pazienti trattati con rilzabrutinib ottiene una risposta piastrinica duratura rispetto a quanti trattati con placebo. Questo risultato clinicamente e statisticamente significativo è stato ottenuto in una popolazione di pazienti con ITP primaria refrattaria a precedenti terapie.

Complessivamente, i pazienti arruolati nello studio avevano una media di quattro terapie precedenti per la ITP e una conta piastrinica mediana al basale di 15.000/μL (i livelli fisiologici di conta piastrinica variano in genere da 150.000 a 450.000/μL). I risultati positivi sui principali endpoint secondari sottolineano inoltre il potenziale di rilzabrutinib nel fornire benefici clinicamente significativi ai pazienti affetti da ITP persistente e cronica.

Rilzabrutinib, BTKi, ha ottenuto la designazione Fast Track dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense per il trattamento dell’ITP nel novembre 2020 e in precedenza aveva ottenuto la designazione di farmaco orfano.

“I risultati di questo studio rafforzano il potenziale di rilzabrutinib come inibitore orale reversibile ‘first in class’ di BTK in grado di fornire un miglioramento clinicamente significativo ai pazienti affetti da gravi malattie immunomediate come la ITP”, ha affermato  Houman Ashrafian, Executive Vice President, Head of Research and Development di Sanofi.

“Questi risultati registrativi testimoniano il nostro impegno e sono frutto della nostra esperienza nel campo delle malattie rare del sangue e della nostra capacità di costruire un portfolio di inibitori small molecules di nuova generazione, che siano in grado di inibire in modo più selettivo e in grado di offrire risultati consistenti in termini di efficacia e sicurezza rispetto alle terapie esistenti.”

La trombocitopenia immune (ITP) è una grave patologia ematologica autoimmune acquisita, caratterizzata dalla distruzione delle piastrine mediata da autoanticorpi e da un’alterata produzione di piastrine, causa ditrombocitopenia (ovvero con una conta piastrinica inferiore a 100.000/μL) e di un aumento del rischio di episodi emorragici potenzialmente letali (come l’emorragia intracranica).

Inoltre, i pazienti con diagnosi di ITP sono spesso affetti da condizioni quali affaticamento e disfunzioni cognitive che limitano la qualità di vita. Grazie al suo duplice meccanismo d’azione, che riduce la produzione di autoanticorpi patogeni e diminuisce la distruzione piastrinica mediata dai macrofagi, rilzabrutinib può potenzialmente fronteggiare i meccanismi di base responsabili di un’ampia gamma di complicazioni dell’ITP.

Lo studio LUNA 3
LUNA 3 (NCT04562766) è uno studio di fase 3 randomizzato e multicentrico che valuta l’efficacia e la sicurezza di rilzabrutinib rispetto al placebo in pazienti adulti e adolescenti affetti da ITP persistente o cronica.

I pazienti sono stati trattati con rilzabrutinib 400 mg per via orale due volte al giorno o con placebo per un periodo di trattamento in doppio cieco da 12 a 24 settimane, seguito da un trattamento in aperto di 28 settimane e da un periodo di follow-up di sicurezza o di estensione a lungo termine di 4 settimane. Per il braccio di studio che valuta gli adolescenti il reclutamento dei pazienti è ancora in corso.

L’endpoint primario dello studio è la risposta piastrinica duratura, definita come la percentuale di pazienti in grado di raggiungere una conta piastrinica pari o superiore a 50.000/μL per almeno 8 delle ultime 12 settimane del periodo di trattamento in cieco di 24 settimane, in assenza di terapia di salvataggio. Gli endpoint secondari includono il tempo alla risposta piastrinica e il numero di settimane di risposta, il ricorso a terapie di salvataggio e il punteggio di affaticamento fisico e sanguinamento.

I risultati dettagliati dello studio di fase 3 LUNA 3 saranno presentati nel corso del 2024 in occasione dei principali congressi scientifici.

Rilzabrutinib è tuttora in sperimentazione clinica e la sua sicurezza ed efficacia non sono state valutate ancora da alcuna autorità regolatoria.

Rilzabrutinib
Rilzabrutinib è un inibitore BTK orale, reversibile e covalente, potenzialmente “first in class” o “best in class” in diverse malattie immunomediate. La tirosina chinasi di Bruton (BTK), espressa dai linfociti B, dai mastociti e da altre cellule del sistema immunitario innato, svolge un ruolo critico nell’infiammazione e in molteplici processi patologici immunomediati. Grazie all’applicazione della tecnologia TAILORED COVALENCY® di Sanofi, rilzabrutinib può inibire selettivamente il bersaglio BTK.

Rilzabrutinib è in fase di sperimentazione in diverse malattie immuno-mediate, tra cui la trombocitopenia immunitaria (sottomissione alle autorità regolatorie prevista nel secondo semestre 2024), l’asma (studio di fase 2), l’orticaria cronica spontanea (inizio dello studio di fase 3 previsto nel corso del 2024), la prurigo nodularis (inizio dello studio di fase 3 previsto nel corso del 2024), la malattia IgG4-correlata (risultati di fase 2b nel secondo semestre del 2024) e l’anemia emolitica autoimmune da anticorpi caldi (risultati di fase 2b nel secondo semestre del 2024).