Omicidio Cerciello Rega: la Corte di Assise di Appello di Roma ha condannato a 15 anni e due mesi Elder Finnegan Lee e a 11 anni e quattro mesi Gabriel Natale Hjorth
Sconto di pena per i due ragazzi americani, accusati di aver ucciso a coltellate la notte tra il 25 e il 26 luglio 2019 nella Capitale, Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dei carabinieri. La Corte di Assise di Appello di Roma ha condannato a 15 anni e due mesi Elder Finnegan Lee e a 11 anni e quattro mesi Gabriel Natale Hjorth, una pena minore rispetto ai 23 anni richiesti dalla Procura generale di Roma nel processo d’Appello Bis.
In aula, durante la lettura della sentenza, erano presenti Finnegan Lee, Hjorth e Rosa Maria Esilio vedova di Cerciello Rega.
LA DROGA, IL ‘CAVALLO DI RITORNO’ E LE 11 COLTELLATE
Cerciello Rega fu ucciso dopo un tentato acquisto di droga, che non andò a buon fine. I due americani rubarono lo zaino di Sergio Brugiatelli, incontrato in strada nella zona di Trastevere, che aveva indicato loro un pusher dal quale acquistare della droga rivelatasi poi altro. Brugiatelli chiese aiuto ai Carabinieri. Sul posto intervennero Mario Cerciello Rega e il collega Andrea Varriale, i due si presentarono all’appuntamento fissato da Elder e Hjorth, che stavano tentando il cosiddetto ‘cavallo di ritorno‘ ovvero avevano chiesto a Brugiatelli la somma di 100 euro e della cocaina, in cambio dello zaino rubato. Ma quando i due carabinieri tentarono di bloccare i due americani, Elder reagì colpendo a morte Cerciello con 11 coltellate per poi fuggire. I ragazzi furono fermati il giorno dopo in una camera dell’albergo Le Meridien, non lontano da via Pietro Cossa, dove Cerciello era stato assassinato. In camera venne ritrovato il coltello, un’arma da taglio con una lama lunga quasi 20 centimetri.