Sequestrata e violentata in un appartamento a Bologna dove era entrata per sniffare cocaina, si era salvata lanciandosi dalla finestra: arrestati tre uomini
Un volo di quasi sei metri nel tentativo di sfuggire ai tre uomini che l’avevano sequestrata in un appartamento del centro di Bologna e violentata. Poi l’arrivo dei soccorsi, allertati dai vicini. E’ da qui che sono partite le indagini che hanno portato i Carabinieri ad arrestare tre ragazzi: un italiano di 22 anni e due tunisini, uno appena 18enne e l’altro maggiorenne. Questi ultimi, arrivati in Italia nel 2023 come minori stranieri non accompagnati, si erano conosciuti nella comunità che ospitava entrambi a Bologna.
I fatti risalgono allo scorso 29 maggio.
I tre ragazzi, in base a quanto ricostruito dai militari, decidono di andare alla ricerca di un rapporto sessuale e con questa intenzione agganciano per strada, durante la notte, la vittima: una donna somala di 37 anni, senza fissa dimora e consumatrice abituale di stupefacenti. Proprio con la proposta di consumare eroina e cocaina, i tre le propongono di salire in un appartamento di via Oberdan, di proprietà della famiglie del 22enne. Una volta dentro, il gruppo esplicita la volontà di fare sesso ma la donna si rifiuta e cerca di scappare. Ma non ci riesce, perchè i tre la bloccano dentro casa e a quel punto, dopo una colluttazione, la violentano.
Il sequestro dura quasi un’ora, poi la 37enne vede come unica via di salvezza una finestra e da lì tenta di chiamare aiuto e probabilmente di fuggire: i tre cercano di fermarla e a quel punto lei precipita in strada, dal primo piano, con la testa rivolta verso il basso. Sono le primissime ore del mattino. Prima le urla della donna e poi il rumore della caduta attirano l’attenzione di alcuni vicini, che chiamano i soccorsi. La 37enne, con varie fratture su tutto il corpo, viene trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore: la donna è tuttora ricoverata ma si rimetterà, spiega l’Arma.
Nel frattempo, in via Oberdan arrivano anche i Carabinieri che risalgono all’appartamento del 22enne. Ci trovano solo lui, che dopo la caduta della donna era rimasto all’interno, perchè i due stranieri nel frattempo si sono allontanati. Le indagini partono inizialmente per omissione di soccorso ma i Carabinieri riescono a ricostruire l’intera vicenda grazie alle testimonianze della donna, alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e all’analisi dei cellulari. Ma “fondamentale” è stato anche il contributo dei cittadini, sottolinea in conferenza stampa il tenente Guido Rosati, comandante ad interim della compagnia Bologna centro dei Carabinieri: non solo per la tempestiva chiamata dei soccorsi, ma anche perchè “si sono messi subito a disposizione per raccontare quanto avevano visto e sentito”.
I tre ragazzi, sulla base delle indagini coordinate dalla pm Anna Sessa, sono stati quindi accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata e sequestro di persona aggravato. Le ordinanze di custodia, emesse sia dal Tribunale ordinario che da quello per i minorenni, sono state eseguite ieri. Il 22enne, un disoccupato di origini piemontesi, è stato rintracciato nella provincia di Pesaro e Urbino. Il 17enne era ancora a Bologna mentre il 18enne è stato fermato nel milanese, a Sesto San Giovanni. Tutti e tre hanno precedenti di polizia, principalmente per reati contro la persona. I due maggiorenni sono finiti in carcere, il 17enne all’Istituto penale minorile. In base agli accertamenti effettuati, i Carabinieri escludono che i tre abbiano agito in altre occasioni così come accaduto lo scorso 29 maggio: “Non abbiamo motivo di ritenere che cosa possa essersi ripetuta nel tempo e accaduta ad altre persone”, spiega Rosati.