Asterischi a volontà: Salvini ironizza sulla Festa de l’Unità a Roma


Salvini se la prende con la locandina della festa de L’unità a Roma per colpire l’abuso degli asterischi di Schlein & co. Ma non sembra più un fiore?

festa de l'unità

Sono entrati ormai nel dizionario di chi fa dei diritti un proprio credo, ma c’è anche chi non ama troppo gli asterischi nel linguaggio comune.. o per lo meno non il loro “abuso”. Tra questi spicca Matteo Salvini, vice presidente del Consiglio e leader della Lega. Per lo meno, lo si deduce dal suo commento social di oggi, alla locandina della Festa dell’Unità, pardon dell’Unit*, di Roma, che posta dal suo profilo X. “Ma unit* in che senso? Per li Pd esiste anche Festa dell’Unitò? imbarazzanti“, scrive infatti Salvini, con tanto di “smile-risata-a-lacrimoni.

SI SCATENANO I FOLLOWERS ANTI-ASTERISCO: “A BOLOGNA CI SONO ANCHE SUI CARTELLI STRADALI”

I commenti dei suoi follower seguono a centinaia, raggiungendo quasi il migliaio, e sono tutti dello stesso tenore, se la prendono con il Pd, ma anche in modo offensivo. “E chiamarla festa delle cure mentali?”, o ancora “Riapriamo i manicomi, ne abbiamo bisogno”, oppure. “Perché noi, persone per bene, dobbiamo assistere a queste pagliacciate?”. Poi c’è lo sfogo Annamaria che praticamente vive circondata dagli asterischi: “Hanno rotto ! Qui nella bassa bolognese gli assessori sono scatenati, mettono asterischi ovunque, anche sulle indicazioni stradali! Ma possibile che non ci sia altro d’importante??? Sono queste le battaglie che avrebbero voluto i loro bisnonni???”.

ASTERISCO O FIORE?

Insomma, l’uso degli “asterischi” nelle parole italiane, al posto di quell’ultima lettera che denota il sesso maschile o femminile, è ormai tema da tesi di laurea sulle evoluzioni linguistiche e della comunicazione e della politica. La locandina della festa del partito di Elly Schlein, che gioca sulla metafora “fiore”-“asterisco”, del resto potrebbe ben essere un interessante oggetto di un’analisi semiotica… Ma quel che è giusto è giusto, i fiori e gli asterischi possono anche non piacere, de gustibus… però meglio non offendere nessuno, soprattutto chi invece soffre di gravi patologie.