Giornata di cordoglio nazionale in Ucraina dopo i raid che hanno colpito più città e provocato almeno 41 morti. Tra i bersagli anche l’ospedale pediatrico di Kiev
Giornata di lutto in Ucraina all’indomani di una serie di bombardamenti che hanno provocato in più città e zone del Paese, stando a bilanci diffusi oggi, almeno 41 morti e 166 feriti.
A essere colpito anche l’ospedale pediatrico Ohmatdyt, la principale struttura del genere a livello nazionale, situata nella capitale Kiev. Nel raid sono rimaste uccise almeno due persone, entrambe adulte. Ricerche di sopravvissuti intrappolati tra le macerie di un’area dell’ospedale sono però tuttora in corso.
RAID ANCHE IN RUSSIA
Bombardamenti hanno preso di mira ieri anche alcune zone della Russia. Secondo Vyacheslav Gladkov, governatore della regione meridionale di Belgorod, al confine con l’Ucraina, nelle ultime 24 ore più raid hanno provocato almeno quattro vittime.
MOSCA NEGA RESPONSABILITÀ, NESSUN DUBBIO PER SBU: “TROVATE PARTI DI MISSILE RUSSO”
Il ministero della Difesa della Russia ha del resto negato di aver preso di mira l’ospedale pediatrico di Kiev, sostenendo che la struttura è stata colpita da “frammenti” di missili della contraerea locale. Secondo i Servizi di sicurezza dello Stato (Sbu) dell’Ucraina, presso l’Ohmatdyt sono state trovate parti di un missile da crociera russo, modello Kh-101.
OGGI IL VERTICE NATO
l conflitto in Ucraina sarà oggi a Washington uno dei temi all’esame dei capi di Stato e di governo che parteciperanno a un vertice dell’Alleanza atlantica. In agenda le prossime scelte rispetto al supporto militare della Nato a Kiev.