Esposizione alla metformina in gravidanza non danneggia cervello del nascituro


L’esposizione alla metformina durante la gravidanza non è stata associata a esiti avversi sullo sviluppo neurologico infantile fino all’età di 14 anni né ad alterazioni motorie

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L’esposizione alla metformina durante la gravidanza non è stata associata a esiti avversi sullo sviluppo neurologico infantile fino all’età di 14 anni né ad alterazioni motorie nei primi anni di vita, secondo quanto rilevato da una revisione sistematica e metanalisi pubblicata sull’American Journal of Obstetrics and Gynecology.

La metformina viene ampiamente utilizzata durante la gravidanza sin dagli anni ’70 per gestire il diabete gestazionale o il diabete preesistente e può anche ridurre il rischio di complicanze della gravidanza tra le donne con sindrome dell’ovaio policistico. Inoltre uno studio recente ha mostrato le potenzialità del farmaco nel rallentare la progressione della malattia tra le donne con preeclampsia pretermine (senza diabete) rispetto al placebo.

«Tuttavia la metformina attraversa la placenta ed espone il feto a una concentrazione del farmaco simile a quella presente nel flusso sanguigno materno, e anche se il farmaco non sembra essere associato a esiti neonatali avversi, gli effetti a lungo termine dell’esposizione rimangono poco chiari» hanno scritto il primo autore Hannah Gordon, docente di ostetricia e ginecologia all’Università di Melbourne, in Australia, e colleghi. «L’esposizione in utero alla metformina è stata associata a un indice di massa corporea (BMI) più elevato durante l’infanzia, anche se senza apparenti conseguenza metaboliche, mentre sono stati meno studiati i potenziali rischi sullo sviluppo neurologico infantile».

Per approfondire la questione, i ricercatori hanno condotto una revisione della letteratura e metanalisi identificando cinque studi di follow-up di trial randomizzati e controllati e due studi osservazionali di coorte. Tutti gli studi hanno valutato donne trattate con metformina in qualsiasi fase della gravidanza per qualsiasi indicazione e, nel complesso, includevano i dati sullo sviluppo neurologico relativi a oltre 14mila bambini, 7.641 dei quali erano stati esposti a metformina durante la gravidanza.

Nessun aumento del rischio di alterazioni neurologiche
L’esposizione in utero alla metformina non è stata associata a un aumento del rischio di ritardo dello sviluppo neurologico nell’infanzia (RR = 1,09) o all’età di 3-5 anni (RR = 0,9) rispetto ai controlli non esposti al farmaco, così come non è stata associata a punteggi motori alterati nei bambini di età compresa tra 2 e 5 anni (differenza media 0,3) o a punteggi cognitivi alterati nei bambini fino a 14 anni (differenza media -0,45) rispetto ai controlli.

«Gli studi considerati erano di alta qualità e presentavano un rischio generalmente basso di bias. I nostri risultati suggeriscono che l’uso di metformina in gravidanza non sembra essere associato ad alterazioni dello sviluppo neurologico per i bambini o per gli adolescenti» hanno concluso gli autori. «Considerato l’aumento dell’utilizzo di metformina in gravidanza, questi risultati possono rassicurare medici e pazienti che prendono in considerazione la terapia con metformina».

Limiti dell’analisi e spunti per le ricerche future
Come hanno commentato gli autori, la metformina è stata prescritta nel corso di diversi trimestri della gravidanza per trattare una varietà di indicazioni, tra cui diabete gestazionale, BMI elevato e sindrome dell’ovaio policistico, e negli studi il tipo di controllo (insulina, placebo) variava a seconda dell’indicazione.

Non erano disponibili trial sufficienti per valutare i risultati in base all’indicazione o al trimestre della prima esposizione e, cosa importante, solo uno studio includeva donne con diabete di tipo 2, suggerendo la necessità di ulteriori ricerche in questo sottogruppo. Inoltre non erano disponibili dati sul controllo glicemico, che è una covariata importante. Sono quindi necessari ulteriori studi per esaminare grandi gruppi con potere sufficiente, così come potrebbe essere utile valutare i risultati nel corso della vita, oltre l’infanzia e la prima adolescenza.

Il diabete in gravidanza può aumentare il rischio di disturbi dello spettro autistico, disturbo da deficit di attenzione/iperattività e altre diagnosi psichiatriche nella prole, tuttavia gli autori non hanno identificato studi che valutassero l’impatto della metformina sullo sviluppo di queste condizioni. Questa rimane una strada per la ricerca futura. Considerata la crescente prescrizione di metformina durante la gravidanza, la conoscenza dei potenziali effetti duraturi è fondamentale per un processo decisionale condiviso tra le donne e i loro medici.

Referenze

Gordon HG et al. Metformin in pregnancy and childhood neurodevelopmental outcomes: a systematic review and meta-analysis. Am J Obstet Gynecol. 2024 Mar 7:S0002-9378(24)00430-7. 

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