Muscoli allenati riducono il rischio di decesso nei pazienti obesi


Una cattiva salute muscolare è comune nelle persone obese e aumenta il rischio di decesso prematuro, tre volte più probabile in confronto a chi ha muscoli sani

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Una cattiva salute muscolare è comune nelle persone obese e aumenta il rischio di decesso prematuro, tre volte più probabile in confronto a chi ha muscoli sani, secondo uno studio svedese condotto su soggetti britannici presentato allo European Congress on Obesity 2024 (ECO)

La perdita di peso è sempre più raccomandata nella gestione di condizioni croniche come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari, e i nuovi farmaci dimagranti consentono alle persone di perdere quantità di peso maggiori rispetto al passato. Tuttavia, con terapie farmacologiche che consentono di ottenere risultati simili a quelli raggiungibili con la chirurgia, sta crescendo la preoccupazione per i potenziali effetti avversi sulla salute dei muscoli, come una significativa perdita di massa muscolare e una ridotta mobilità, hanno premesso gli autori.

«La ricerca ha dimostrato che, anche se le persone obese hanno una maggiore massa muscolare, in genere i loro muscoli sono relativamente più deboli. Hanno anche una qualità muscolare inferiore, oltre che mobilità e funzionalità ridotte» ha spiegato il primo autore Jennifer Linge di AMRA Medical, una società di informatica sanitaria a Linköping, Svezia. «Una valutazione accurata della composizione muscolare, analizzando sia la quantità che la qualità dei muscoli durante questi trattamenti, ci consentirà di capire se una perdita di peso rapida e significativa è sicura, soprattutto per i pazienti più vulnerabili, come quelli con obesità sarcopenica o in età avanzata. Così come sono necessarie ulteriori ricerche sull’importanza di mantenere la salute dei muscoli».

Precedenti ricerche effettuate utilizzando la risonanza magnetica (MRI) hanno collegato la scarsa salute muscolare con prestazioni funzionali ridotte (minore forza di presa, ritmo di camminata più lento, maggiore difficoltà nel salire le scale e maggiore predisposizione alle cadute), cattiva salute e decesso per qualsiasi causa in individui non affetti dalla malattia del fegato grasso alcolica (NAFLD) e nella popolazione generale, tuttavia mancano dati nelle persone che convivono con l’obesità (BMI> 30 kg/m2).

Analisi della quantità e della qualità dei muscoli in persone obese
I ricercatori hanno pertanto condotto uno studio utilizzando AMRA Researcher, un software che fornisce misurazioni della composizione corporea dalle scansioni MRI, per analizzare le scansioni di 56.109 partecipanti allo studio UK Biobank. Hanno quantificato il volume muscolare (quantità muscolare) e il grasso muscolare (qualità muscolare) e hanno calcolato un punteggio z personalizzato del volume muscolare, un’indicazione di come la quantità di massa muscolare si confronta con la media del sesso e della dimensione corporea.

I partecipanti sono stati suddivisi in quattro gruppi a seconda che avessero una composizione muscolare normale, solo un alto livello di grasso muscolare, solo un basso punteggio z di volume muscolare o una composizione muscolare sfavorevole (sia una quantità elevata di grasso muscolare che un basso punteggio z di volume muscolare).

Rischio più elevato di decesso con una cattiva salute muscolare
In totale sono stati considerati 9.840 soggetti obesi (50% uomini, età media 64,4 anni e BMI 33,5 kg/m²) per i quali erano disponibili i dati su sesso, età, BMI e composizione muscolare. Di questi, 2.001 (20,3%) avevano una cattiva composizione muscolare.

I partecipanti sono stati seguiti per una media di 3,9 anni, durante i quali sono decedute 174 persone, prevalentemente a causa di malattia ischemica (malattia coronarica) e ipertensiva (ipertensione primaria, cardiopatia ipertensiva e malattia renale ipertensiva).

Anche se avere singolarmente un basso punteggio z di volume muscolare o livelli elevati di grasso muscolare non erano significativamente associati a un rischio più elevato di decesso per qualsiasi causa, lo era la composizione muscolare sfavorevole (quindi con basso punteggio z di volume muscolare e grasso muscolare elevato) , sottolineando l’importanza di valutare tanto la quantità di grasso nei muscoli quanto il volume muscolare quando si analizza la salute dei muscoli, hanno affermato gli autori.

In sostanza, i partecipanti con una composizione muscolare sfavorevole avevano una probabilità tre volte maggiore di morire durante il follow-up rispetto a quelli con una composizione muscolare normale ( hazard ratio 3,05, p<0,01). «Abbiamo scoperto che, semplicemente osservando la composizione muscolare, possiamo prevedere quali individui con obesità hanno maggiori probabilità di decesso nei prossimi anni» ha affermato Linge.

L’associazione tra cattiva salute muscolare e mortalità per tutte le cause si manteneva significativa anche quando venivano presi in considerazione la forza di presa della mano (HR 3,07, p<0,01), sesso, età e BMI (HR 1,88, p<0,01), altre malattie (cancro, diabete di tipo 2 e malattia coronarica) (HR 1,83, p<0,01) e fattori legati allo stile di vita (fumo, consumo di alcol e attività fisica) (HR 1,70, p=0,013). In questo modello completamente aggiustato, la composizione muscolare sfavorevole era associata a un rischio più elevato del 70% di decesso prematuro. Anche il sesso, l’età, il diabete di tipo 2 e il fumo erano associati a un rischio più elevato di decesso prematuro.

«Questi risultati indicano che preservare la salute muscolare è di fondamentale importanza per le persone affette da obesità» ha osservato Linge. «Stabile se i farmaci che consentono una perdita di peso significativa o rapida causano un’eccessiva perdita di muscoli o peggiorano la qualità muscolare porterà a un trattamento più sicuro dell’obesità, sia in generale che nei pazienti più vulnerabili».

Referenze

Linge J et al. Adverse muscle composition predicts all-cause mortality in obesity – A personalized assessment of sarcopenic obesity using magnetic resonance imaging. Abstract:0600 presented at the European Congress on Obesity (ECO 2024).