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Obesità: i benefici dell’esercizio aerobico dopo perdita di peso

esercizio aerobico

Nei soggetti obesi, un anno di esercizio aerobico da moderato a vigoroso dopo la perdita di peso ha contribuito a mitigare il rischio di sviluppare diverse malattie metaboliche

Nei soggetti obesi, un anno di esercizio aerobico da moderato a vigoroso dopo la perdita di peso ha ridotto l’infiammazione di basso grado contribuendo a mitigare il rischio di sviluppare diverse malattie metaboliche. Sono i risultati di uno studio presentato all’edizione 2024 dello European Congress on Obesity (ECO).

L’obesità è uno stato di infiammazione cronica di basso grado caratterizzata da livelli cronicamente elevati di citochine proinfiammatorie che contribuiscono allo sviluppo di malattie metaboliche, tra cui diabete, aterosclerosi, infarto e ictus. L’esercizio fisico è un modo naturale per potenziare le risposte del sistema immunitario del corpo per ridurre l’infiammazione.

«Sappiamo che l’esercizio fisico può ridurre il rischio di complicanze legate all’obesità e che i nuovi farmaci dimagranti come i GLP-1 agonisti riducono efficacemente l’obesità e i disturbi correlati» ha spiegato l’autore senior Signe Torekov dell’Università di Copenaghen in Danimarca. «Volevamo valutare se la combinazione dell’esercizio fisico con un GLP-1 agonista fosse in grado di ridurre l’infiammazione cronica di basso grado nei soggetti obesi, un processo che è alla base di molte malattie croniche e condizioni legate all’età».

Esercizio più liraglutide la combinazione più efficace
Nello studio S-LITE randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, 195 adulti danesi (età media 42 anni, 63% donne) con obesità (BMI 32-43 kg/m²) ma senza storia di diabete, hanno seguito per 8 settimane una dieta ipocalorica (800 kcal/giorno) e hanno perso almeno il 5% del peso corporeo, con una riduzione media di 13,1 kg.

Successivamente sono stati randomizzati a ricevere per un anno il trattamento con placebo (attività abituale più placebo), esercizio fisico (minimo 150/75 minuti di esercizio moderato/vigoroso a settimana come raccomandato dalle linee guida dell’OMS più placebo), liraglutide (3 mg/die più attività fisica abituale) oppure una combinazione di esercizio fisico e trattamento con liraglutide per mantenere la perdita di peso.

L’esercizio fisico consisteva in due sessioni supervisionate a settimana di esercizi per lo più vigorosi su spinning bike (valutati in base alla frequenza cardiaca). Sono stati raccolti campioni di sangue prima e dopo la dieta ipocalorica e dopo il periodo di trattamento di 1 anno per misurare i cambiamenti nei fattori noti dell’infiammazione cronica, ovvero citochine infiammatorie come le interleuchine (IL-2, IL-6, IL-8, IL-10, IFN-γ) e fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α).

Dopo un anno i pazienti nel gruppo trattato con solo liraglutide hanno perso in media ulteriori 0,7 kg, quelli nel gruppo di esercizio hanno riacquistato 2,0 kg e i soggetti nel gruppo placebo hanno riacquistato circa la metà del peso perso (6,1 kg). Invece i pazienti sottoposti alla combinazione di esercizio fisico e liraglutide hanno perso in media altri 3,4 kg.

Maggiore riduzione dell’infiammazione con l’esercizio fisico
Dopo la dieta ipocalorica, i livelli di TNF-α sono aumentati in media dell’8,4% e i livelli di IL-10 dell’11,7%, senza variazioni significative delle altre citochine. Il TNF-α è associato all’apoptosi (morte cellulare) e, secondo gli autori, la rapida diminuzione del peso porta a un suo aumento transitorio come indicatore di stress.

Il gruppo di esercizio fisico ha ridotto i livelli di IL-6 in media del 31,9%, e del 18,9% rispetto al placebo. Livelli elevati cronici di IL-6 sono associati a malattie cardiovascolari come l’aterosclerosi e la resistenza all’insulina. Questi pazienti hanno inoltre ridotto i livelli di IFN-γ, che nell’obesità è associato alla resistenza all’insulina, in media del 36,6%, e del 37,2% rispetto al placebo.

Nei gruppi liraglutide ed esercizio combinato con liraglutide si sono ridotti i livelli di IL-6 in media rispettivamente del 17,3% e del 19,9%, senza differenze significative rispetto al placebo e senza cambiamenti nell’IFN-γ. Nel complesso non sono inoltre state osservate differenze significative tra i gruppi nelle concentrazioni plasmatiche di IL-2, IL-8, IL-10 e TNF-α.

«I nostri risultati mostrano che l’esercizio fisico secondo le raccomandazioni delle linee guida è la strategia più efficace per ridurre l’infiammazione cronica di basso grado» ha affermato Torekov. «Il trattamento con liraglutide non ha ridotto l’infiammazione più del placebo e la sua aggiunta all’esercizio fisico non ha ridotto ulteriormente l’infiammazione, sottolineando i benefici dell’attività fisica di intensità da moderata a vigorosa nel ridurre l’infiammazione di basso grado dell’obesità, che potrebbe aiutare a prevenire le malattie metaboliche correlate».

Referenze

Haithem G. A. Alkhefagie HGA et al. Exercise Reduces Chronic Low-grade Inflammation in Adults with Obesity After Weight Loss: A Randomized Clinical Trial. Abstract:0584 presented at the European Congress on Obesity (ECO 2024).

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