Attentato a Trump, un testimone accusa la polizia di negligenza


Il testimone dell’attentato a Trump accusa la sicurezza: “Avevamo avvisato polizia e servizi segreti che c’era un uomo col fucile sul tetto”

attentato trump

Video, foto, fermi immagine. Da ore la rete aggiunge contenuti e possibili dettagli (alcuni, ovviamente non veritieri e derubricati a fake news) dell’attentato a Donald Trump. Qualcuno, però, diventa virale per la sua portata mediatica.

Uno di questi è il racconto di un testimone di quei minuti di terrore al comizio di Butler. Il giovane sostenitore di Trump è intercettato dal giornalista della BBC news: “A un certo punto – ha raccontato il testimone – abbiamo notato un tipo che stava strisciando su un tetto, armato di fucile, era a una cinquantina di metri da noi. Abbiamo guardato con attenzione quel tipo, si vedeva chiaramente che aveva un fucile. La polizia era tutta attorno e noi abbiamo detto: “Ehi, lì c’è uno armato di fucile, ma loro hanno reagito tipo ‘cosa sta succedendo?’ e non hanno fatto nulla, hanno guardato me, mentre io continuavo a dire ‘guardare quello sul tetto’”. “Ho pensato: perché Trump continua a parlare? Perché non lo hanno portato via dal palco? Io intanto ho continuato a fissare quel tipo sul tetto, l’ho fatto per tipo due-tre minuti, mentre i Servizi segreti guardavano noi. E a un certo punto ho sentito cinque colpi”.