Oltre agli effetti collaterali gastrointestinali accertati comuni ai nuovi farmaci anti-obesità, si discute sempre più sul loro potenziale contributo alla perdita di massa magra
Oltre agli effetti collaterali gastrointestinali accertati comuni ai nuovi farmaci anti-obesità, si discute sempre più sul loro potenziale contributo alla perdita di massa magra, tuttavia gli esperti ricordano ai medici che questa eventualità è effettivamente prevista con la maggior parte degli interventi per la perdita di peso, quando hanno successo. Il tema è stato dibattuto in occasione del congresso Obesity Medicine 2024.
«Anche se dovrebbero essere raccomandate misure per prevenire tali effetti, la conclusione è che se si riesce a perdere peso è normale che si perda anche parte della massa magra» ha affermato Angela Fitch, direttrice associata del Massachusetts General Hospital Weight Center di Boston e ex presidente della Obesity Medicine Association. «Ci aspetteremmo lo stesso dopo la chirurgia bariatrica o con un intenso intervento sullo stile di vita. La differenza è che finora non ci sono state così tante persone che hanno avuto successo nel perdere peso con questi tipi di intervento, ma con la popolarità dei GLP-1 agonisti questo tema è improvvisamente salito alla ribalta».
Perdita di massa grassa più importante della riduzione della massa magra
L’obiettivo principale nel trattamento dell’obesità è la riduzione della massa grassa, e un suo calo significativo può fornire benefici che superano gli inconvenienti derivanti dalla perdita di massa magra, riportata con una variabilità di circa il 25%-40% della perdita di peso a seconda del farmaco utilizzato.
Fitch ha ribadito che è l’adiposità in eccesso a causare problemi, non il peso, e che la quantità di grasso che si perde con i nuovi agenti comporta molti più vantaggi della potenziale perdita di un po’ di massa magra. Ha citato ricerche che suggeriscono che una significativa perdita di peso dovuta alla chirurgia bariatrica è collegata all’aumento dell’aspettativa di vita, alla riduzione del rischio cardiovascolare, alla riduzione del rischio di cancro e a una vasta gamma di altri effetti positivi, nonostante la perdita di massa magra.
La maggiore attenzione ai problemi della composizione corporea che accompagna la perdita di peso offre ai medici la possibilità di sottolineare ai pazienti l’importanza di compensare la perdita di massa magra attraverso l’allenamento della forza, le scelte nutrizionali e altre misure. «I pazienti dovrebbero essere preparati al fatto che il raggiungimento di questi obiettivi può essere più impegnativo del previsto» ha fatto presente Fitch. «Può essere molto difficile trovarsi in un deficit energetico per un intervento volto a perdere peso e riuscire ad aumentare la massa muscolare. Quando gli atleti cercano di farlo, aumentano di conseguenza anche l’apporto energetico».
Maggiore attenzione al problema nei pazienti anziani
Gli sforzi per evitare la perdita di massa magra sono particolarmente importanti nei pazienti più anziani, che tendono fisiologicamente a sperimentarla per via dell’età anche se non seguono un regime di perdita di peso.
Ma Fitch ha sottolineato che l’età non deve necessariamente costituire un ostacolo nell’affrontare tali effetti. Ha descritto due casi di pazienti sulla settantina, un maschio e una femmina, in terapia con GLP-1 agonisti per l’obesità. Non solo sono stati in grado di ottenere riduzioni sostanziali dell’indice di massa corporea in quasi un anno di trattamento, ma sono anche riusciti a evitare la perdita di massa muscolare scheletrica durante un periodo in cui probabilmente si sarebbe verificata naturalmente.
Ha ribadito la necessità di aumentare l’allenamento della forza con l’assunzione di proteine per aiutare la muscolatura, citando raccomandazioni che includono il consumo di 1,4-2,0 g di proteine per kg di peso corporeo per preservare la massa muscolare. Inoltre è importante assicurarsi che i pazienti non sopprimano troppo l’appetito in modo che possano mantenere un’alimentazione di livello soddisfacente.
Una condizione chiave da tenere d’occhio in questi pazienti è la sarcopenia, che si distingue per una bassa massa muscolare scheletrica e una bassa forza muscolare, misurata per esempio con la forza di presa della mano, o una bassa prestazione muscolare come una ridotta velocità della camminata o potenza muscolare. In questi casi i pazienti potrebbero aver bisogno di attenzioni speciali, come evitare deficit calorici significativi e verificare se i rischi del farmaco superano i benefici.
Monitorare attentamente i “super-responders”
Robert Kushner, professore di medicina e educazione medica presso la Northwestern University di Chicago, ha osservato che un’area di preoccupazione per quanto riguarda la perdita di massa magra sono i “super-responder”, ovvero i soggetti che hanno una perdita di peso eccezionalmente elevata con i GLP-1 agonisti.
«Ci preoccupa chi perde più del 25% del proprio peso, così come gli individui a rischio più elevato di perdere massa muscolare, in particolare le persone tra i 50 e i 70 anni» ha affermato. «In questi pazienti è raccomandata la consulenza sullo stile di vita, soprattutto riguardo alla sicurezza e alla composizione corporea. In questi casi l’approccio consiste nel monitorare attentamente il paziente, ridurre eventualmente la dose e seguire una dieta ricca di proteine, accompagnati da attività fisica aerobica e di resistenza».