Dopo l’attentato, Donald Trump arriva a Milwaukee e alza il pugno alla convention repubblicana: “Non dovrei essere qui, dovrei essere morto”
Donald Trump è arrivato a Milwaukee, come scrive il figlio Eric su X, per presenziare alla convention del partito repubblicano a poche ore dal fallito attentato, avvenuto durante un comizio elettorale. L’ex presidente è sceso dall’aereo mostrando ancora una volta il pugno alzato e annunciando di aver cambiato il suo discorso. Trump ha promesso parole che “uniranno il mondo”. “Non dovrei essere qui, dovrei essere morto”, ha dichiarato il tycoon al New York Post a bordo dell’areo diretto a Milwaukee.
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TRUMP, LA TAC DOPO L’ATTENTATO
Donald Trump, a seguito dell’attentato in cui è rimasto ferito all’orecchio destro, è stato sottoposto ad una Tac. L’esame – come riportano Cnn e Abc News – non ha evidenziato criticità.
TRUMP DOPO L’ATTENTATO: “IL PROIETTILE? LA PIÙ GRANDE ZANZARA DELLA MIA VITA”
Fox News ha raggiunto Trump al telefono. L’ex presidente degli Stati Uniti ha raccontato di aver sentito qualcosa all’orecchio, descrivendola come “la più grande zanzara della mia vita”. Si è accorto che si trattava di un proiettile quando ha visto il sangue sulle mani. Durante l’intervista ha speso parole gentili nei confronti del suo avversario politico Joe Biden, che lo ha chiamato dopo il fallito attentato. “Abbiamo avuto una buona conversazione”, ha detto Trump.