Limitazioni ai cookie di terze parti: che cosa cambia per chi lavora sul web


Microsoft Edge e Google Chrome hanno iniziato la sperimentazione sulla limitazione dei Cookie di terze parti: come fare per adeguarsi alle normative

limitazioni ai cookie

Negli ultimi anni, l’ecosistema dei browser web ha intrapreso un percorso verso l’evoluzione delle piattaforme al fine di ridurre i cookie di terze parti, ossia l’acquisizione di dati sensibili degli utenti all’atterraggio su un sito. Oggi, Microsoft Edge e Google Chrome annunciano importanti sviluppi per l’industria del web e di conseguenza dei tracciamenti.

Con l’obiettivo di posticipare la dismissione dei cookie di terze parti nel suo browser Chrome all’inizio del 2025, per dare alle aziende il tempo di adottare nuove tecnologie che preservano la privacy, Google ha avviato un periodo di test su Chrome. Durante questi test, l’acquisizione di cookie di terze parti è stata ridotta per impostazione predefinita per l’1% degli utenti delle versioni stable e per il 20% degli utenti delle versioni Canary, Dev e Beta.

Per questo motivo è fondamentale che siti web e ecommerce inizino a prepararsi alla dismissione dei cookie di terze parti nei prossimi mesi, esplorando ed implementando alternative che mantengano funzioni essenziali come il targeting pubblicitario e la misurazione .

Anche Microsoft si sta preparando per rimuovere i cookie di terze parti dal suo browser Edge, iniziando a testare questa modifica sul’1% degli utenti di dispositivi non gestiti (cioè dispositivi non controllati o amministrati da aziende o organizzazioni) e continuerà a farlo per tutto il 2024.

Questo permetterà di valutare gli effetti su clienti e partner, incoraggiando l’ecosistema a prepararsi in anticipo.

Edge protegge già gli utenti dai cookie di tracciamento di terze parti e dai contenuti dannosi grazie alla prevenzione del tracciamento integrata e ad altre funzionalità di sicurezza. Ma Microsoft ha annunciato un ulteriore miglioramento con l’introduzione dell’API di selezione degli annunci.

Si tratta di una nuova funzionalità del browser, che integra solide protezioni della privacy e consente a inserzionisti ed editori di mostrare annunci pertinenti senza utilizzare cookie di terze parti o altri identificatori di tracciamento tra siti.

Come si dovranno muovere le aziende per adeguarsi alle nuove disposizioni? Gli esperti di Calicantus, leader nella gestione dell’e-commerce di full outsourcing, rispondono:

La transizione verso un web senza cookie di terze parti richiede un approccio proattivo da parte delle aziende. Implementando soluzioni come il Server Side Tagging e adottando nuove strategie di tag tracking, i brand possono continuare a fornire esperienze personalizzate ai loro utenti, proteggendo al contempo la loro privacy.

“La chiave è iniziare subito a testare e adattarsi alle nuove tecnologie per essere pronti al cambiamento definitivo previsto per il 2025 – sostiene Valentino Bergamo, CEO di Calicantus – Il Server Side Tagging consente il tracciamento dei dati in modo sicuro e anonimo, trasferendo il processo di raccolta e gestione dei dati dal browser ai server. Questa tecnologia protegge la privacy degli utenti, minimizzando l’uso dei cookie di terze parti.”

Tra i principali benefici del Server Side Tagging vi è un sostanziale miglioramento della sicurezza e la privacy dei dati; la riduzione della dipendenza dai cookie di terze parti e l’agevolazione nel rispetto delle normative sulla privacy come il GDPR.

Un altro punto su cui si concentra Calicantus è l’implementazione delle strategie di tag tracking, che non si basano sui cookie di terze parti. Queste includono tecnologie come il server-side tagging, l’uso di API per la selezione degli annunci e l’analisi comportamentale anonima.

Tra i vantaggi di tale adeguamento: l’efficacia del targeting pubblicitario e della misurazione delle campagne, oltre alla protezione della privacy degli utenti e la conseguente costruzione di fiducia.