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Premiato il progetto B-ME “Bio-based Materials for Energy” del Cnr

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Agli Apulian Sustainable Innovation Award 2024 è stato premiato il progetto B-ME “Bio-based Materials for Energy” supportato da Tech4Planet

Il Cnr a Bari è stato tra i protagonisti della cerimonia di premiazione degli Apulian Sustainable Innovation Award 2024, il premio promosso da Confindustria Puglia, con il patrocinio di Confindustria Nazionale, giunto alla sua quarta edizione.

Per la categoria “miglior prodotto ecosostenibile dell’anno” è stato premiato l’elettrodo composito a base di bio-polimeri sviluppato da un team di ricerca di Bari dell’istituto di nanotecnologia (Cnr-Nanotec) e dell’istituto per i processi chimico fisici (Cnr-Ipcf), nei laboratori del Dipartimento di Chimica dell’Università degli Studi di Bari. Questa innovazione è nata nell’ambito del progetto B-ME “Bio-based Materials for Energy” supportato da Tech4Planet, il Polo Nazionale di Trasferimento Tecnologico di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) Venture Capital SGR dedicato alla Sostenibilità Ambientale, attualmente nella fase di “tech incubation” con l’incubatore del Politecnico di Bari BINP.

I ricercatori e le ricercatrici del Cnr hanno realizzato un prototipo di un dispositivo avanzato di energy storage (più specificamente un supercondensatore), con nuovi materiali compositi a base di carbonio e bio-polimeri per sostituire collettori di corrente metallici, come l’alluminio, nel design di celle elettrochimiche. Grazie al supporto dell’Unità di valorizzazione della ricerca (UVR), è stata depositata una domanda di brevetto per la formulazione e l’applicazione di questi elettrodi, e si sta pianificando la costituzione di una nuova impresa nei prossimi mesi.

Questo premio arriva a meno di una settimana da un altro importante riconoscimento per il team di B-ME, selezionato da una giuria composta da 34 investitori e professionisti e al primo posto tra le otto finaliste per il demo day di “dock3-the startup lab”, il programma di training e incubazione per startup, partner di CTE – Casa delle Tecnologie Emergenti di Roma Capitale, riconosciuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), come modello nazionale di educazione all’imprenditorialità innovativa. Oltre al premio in denaro offerto da LazioInnova, il programma è stato occasione per affiancare al gruppo di ricerca del progetto B-ME le competenze di Lorenzo De Giovanni, giovane economista esperto di open innovation.

“Meno di un anno fa è iniziato lo sviluppo e ora abbiamo un prototipo che funziona meglio delle previsioni iniziali, una domanda di brevetto depositata e soprattutto un team imprenditoriale che si sta costruendo attorno a questa iniziativa; questi riconoscimenti ci danno fiducia e ci spronano ad affrontare con ottimismo la sfida di contribuire alla creazione di un futuro davvero sostenibile”, ha dichiarato Chiara Mongiovì, lucana, rientrata in Italia dopo un dottorato in Francia con un assegno post-doc presso il Cnr-Ipcf a Bari, proprio per sviluppare il progetto B-ME, coordinando e guidando il team nel percorso dalla ricerca al mercato.

“Il premio Apulian Sustainable Innovation Award ci riempie di orgoglio e fiducia perché, già nel nome, è totalmente allineato con la nostra vocazione. Crediamo che si possano e si debbano valorizzare nel breve termine gli aspetti applicativi delle nostre ricerche per il bene della società. Vogliamo costruire innovazione, e pensiamo che non serva nemmeno più usare l’aggettivo “sostenibile”: per noi è l’unico modo possibile di fare innovazione. E siamo convinti di volerlo e poterlo fare da qui, in Puglia, nella terra che ci ha accolto e formato. Siamo ora alla ricerca di investitori e partner industriali per validare la nostra tecnologia e il nostro modello di business. Questa è la nostra strategia per generare valore e impatto con le nostre ricerche” ha concluso la ricercatrice.

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