Chiara Ferragni ha trascorso alcuni giorni di vacanza a Maratea e racconta del grande significato che ha per lei una frase: gli “strani giochi del destino”
Erano diversi giorni che non postava più nulla, un piccolo stacco dai social (in coincidenza con il nuovo ricovero di Fedez?) ma ora è tornata. E dispensa frasi motivazionali (“Si può vincere o perdere, ma non bisogna mai smettere”) raccontando di aver brindato con una coppia di sconosciuti con cui si è fermata a parlare durante una gira in barca. Da Maratea, dove è stata in vacanza, l’influencer posta foto di mare, tramonti mozzafiato, bagni in posti meravigliosi e anche pranzi in compagnia. E poi, appunto, c’è questa frase a effetto che Chiara Ferragni utilizza anche come didascalia del post e che, spiega, le è risuonata in testa “ogni giorno” negli ultimi (difficili) mesi, tra sorrisi, pianti e “strani giochi del destino“. Di questa frase, racconta, ha parlato perfino con questa coppia di fidanzati incontrati in barca. Loro stavano cenando al tramonto, come si vede da un video. L’hanno poi invitata a fare un brindisi con loro, racconta l’influencer, e lei ha accettato.
SORRISI, PIANTI E “STRANI GIOCHI DEL DESTINO”
“Nella vita- scrive Chiara Ferragni- vincere o perdere accadranno entrambi. Ciò che non è mai accettabile è smettere”. Negli ultimi mesi ho pensato a questa frase ogni giorno: l’ho trovata nella dedica di un’amica, negli abbracci caldi della mia famiglia, nei sorrisi e nei pianti ed in tutti gli strani giochi del destino.
Sussurrata perfino dalla coppia che mangiava in barca al tramonto e che poi mi ha accolta per brindare alla vita, quella vita vera ed autentica, piena di colpi di scena. Ed è allora che mi ripeto la mia frase: ciò che non è mai accettabile è smettere“.
IL QUADRIFOGLIO TROVATO DA LEONE
Dopo le foto di mare, Chiara Ferragni torna a Milano e posta qualche immagine che racconta di tempo trascorso con i bambini, di ritorno dalla mini vacanza al lago di Como con il papà Fedez. Ferragni mostra un quadrifoglio trovato da Leone (il suo primo quadrifoglio) e poi immagini di una barchetta di carta.