La dimensione delle cellule adipose indicatore di aumento di peso


Secondo uno studio svedese sarebbe possibile prevedere se una persona aumenterà di peso in base alla dimensione delle sue cellule adipose

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Secondo quanto scoperto da uno studio svedese presentato all’edizione 2024 dello European Congress on Obesity (ECO) sarebbe possibile prevedere se una persona aumenterà di peso in base alla dimensione delle sue cellule adipose, dato che chi ha cellule grandi tende a perdere peso nel tempo mentre chi le ha piccole tende a guadagnarlo.

È noto che la dimensione e il numero delle cellule adipose determinano la massa grassa, ovvero la quantità di grasso corporeo di una persona, ma non si conosce il loro impatto sui cambiamenti a lungo termine del peso.

Per approfondire questo aspetto, il team guidato da Peter Arner del Dipartimento di Medicina presso il Karolinska Institutet, Stoccolma, Svezia e Daniel Andersson del Dipartimento di Endocrinologia presso il Karolinska University Hospital Huddinge, Stoccolma, ha misurato il volume e il numero delle cellule adipose presenti nel grasso addominale sottocutaneo di 260 soggetti (30% uomini) con un’età media di 44 anni e un indice di massa corporea (BMI) medio di 32 kg/m².

Dopo un media di 15 anni i partecipanti sono stati visitati nuovamente e sono stati misurati il peso corporeo (BW), il BMI e il grasso corporeo totale (BF). Dall’analisi sono stati esclusi i soggetti sottoposti a chirurgia bariatrica o in trattamento con farmaci antiobesità (n=69).

Meno possibilità di aumentare di peso con cellule adipose grandi
Il volume e il numero iniziale delle cellule adipose sono risultati correlati in modo significativo ai cambiamenti in tutte e tre le misure nel tempo, ovvero peso corporeo, BMI e grasso corporeo totale.

Avere un numero elevato di cellule adipose grandi è stato associato a una riduzione dei tre parametri, mentre averne poche e piccole è stato correlato all’aumento di peso, BMI e grasso corporeo, indipendentemente dalla presenza o meno di obesità. Gli effetti delle dimensioni e del numero di cellule adipose erano additivi e insieme spiegavano il 32-35% delle variazioni nei cambiamenti nel tempo di BW, BMI e BF (p<0,0001).

Le associazioni tra le dimensioni delle cellule adipose e i cambiamenti di BW, BMI e BF restavano significative anche quando venivano presi in considerazione l’età iniziale, l’attività fisica, la durata del follow-up e il sesso, pertanto avere cellule adipose grandi era collegato alla futura perdita di peso e avere cellule piccole al futuro aumento di peso.

«Possiamo solo fare ipotesi sul motivo per cui la dimensione delle cellule adipose di una persona sembra predire il suo peso futuro. Il peso corporeo diminuisce quando il dispendio energetico supera l’introito calorico e il corpo brucia i grassi per compensare. I nostri risultati suggeriscono che la perdita di cellule adipose grandi ha un impatto maggiore sul peso rispetto alla perdita di cellule piccole» ha osservato Arner.

«È un po’ come avere una stanza riempita fino all’orlo da pochi palloncini grandi o da tanti palloncini piccoli. È più facile creare spazio vuoto nella stanza facendo uscire l’aria dai palloncini grandi piuttosto che da quelli piccoli» ha spiegato, aggiungendo che riguardo al motivo per cui avere cellule piccole potrebbe rendere più facile aumentare di peso, «al contrario è più facile riempire la stanza se molti palloncini piccoli aumentano un po’ il loro volume, rispetto ad avere pochi palloncini grandi e riempirli solo un poco».

I ricercatori hanno concluso che il volume cellulare ha una forte influenza sui cambiamenti a lungo termine del peso corporeo, quindi misurarlo nelle prime fasi della vita potrebbe essere importante per la gestione del peso negli anni futuri.

Profilo metabolico migliore con cellule adipose piccole
«Potrebbe essere di grande valore clinico avere informazioni sulla dimensione delle cellule adipose prima di iniziare un programma di controllo del peso. Se è vero che le persone con cellule grandi perdono peso più facilmente, quelli con cellule più piccole potrebbero dover ricorrere a un supporto aggiuntivo» ha commentato Arner. «Sfortunatamente al momento non esiste un modo semplice per misurare le dimensioni delle cellule di grasso, ma è qualcosa su cui stiamo lavorando e siamo vicini a trovare una soluzione».

«Tuttavia avere cellule adipose piccole comporta anche qualche vantaggio» ha aggiunto. «È risaputo che questi soggetti hanno un profilo metabolico migliore rispetto a quelli con lo stesso peso ma con cellule adipose grandi. Questo significa che se una persona con cellule piccole acquista peso, potrebbe tuttavia non aumentare il rischio di sviluppare condizioni come il diabete di tipo 2 e l’ipertensione tanto quanto se avesse cellule grandi».

Referenze

Arner P, Andersson DP. Adipose Cellularity Predicts Long Term Weight Changes. Abstract:0098 and oral presentation at the European Congress on Obesity (ECO 2024).