Madre e figlio ucraini scomparsi a Riva del Garda: ritrovato il cadavere del 19enne. Si continua a cercare la donna di 56 anni, arrivata in Italia dopo lo scoppio della guerra
I carabinieri della compagnia di Riva del Garda hanno rinvenuto il corpo senza vita del 19enne di nazionalità ucraina scomparso da martedì sera 16 luglio in Trentino, insieme alla madre. Il ragazzo, Oleksiy, è stato ritrovato a 18 metri di profondità. Proseguono le ricerche della donna, Hanna Shabratska. A far scattare l’allarme il compagno della 56enne, che ha avvertito i carabinieri non vedendoli rincasare a Rovereto dopo la giornata trascorsa al lago. Grazie alle verifiche sui cellulari, le ricerche si sono concretate nella zona di Punta Lido. Sulla spiaggia sono stati rinvenuti asciugamani, vestiti e borse. In quel tratto di lago la profondità raggiunge gli 8 metri di profondità a poca distanza dalla riva. Si tratta di “un’area soggetta a forti correnti e cambi di temperatura, già in passato altri bagnanti si sono abissati”, ha riferito una bagnina di uno stabilmento al Corriere del Trentino.
LA FUGA DALLA GUERRA
Hanna Shabratska e suo figlio Oleksiy si sono trasferiti in Italia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. La donna ha conosciuto il suo attuale compagno sui social, da lì la scelta di venire in Italia. Lavora come badante, mentre il figlio avrebbe iniziato a breve a lavorare in un bar.