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Mini abitazioni, sanzioni, sconti: tutte le novità del Decreto Salva Casa

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Dalle mini abitazioni allo sconto sulle sanzioni: tutte le novità del decreto Salva Casa. Il testo sarà approvato dall’Aula di Montecitorio venerdì per poi passare all’esame del Senato

Il decreto Casa (n. 69/2024, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 maggio) è stato fortemente voluto dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini e prevede “misure urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica finalizzate a fornire un riscontro immediato e concreto al crescente fabbisogno abitativo, supportando, al contempo, gli obiettivi di recupero del patrimonio edilizio esistente e di riduzione del consumo del suolo”. Il testo, che sarà approvato dall’Aula di Montecitorio venerdì per poi passare all’esame del Senato, si propone di semplificare le disposizioni in materia di edilizia e urbanistica, rilanciare il mercato immobiliare, consentire il recupero e la rigenerazione edilizia, anche mediante la regolarizzazione delle cosiddette lievi difformità edilizie.

GLI INTERVENTI

Rispetto al quadro normativo vigente si amplia la categoria degli interventi che possono essere eseguiti senza alcun titolo abilitativo; si semplifica l’iter di riconoscimento dello stato legittimo dell’immobile o dell’unità immobiliare; si agevolano i mutamenti di destinazione d’uso senza opere, si modifica la disciplina delle tolleranze costruttive limitatamente agli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024. E ancora si permette il mantenimento di alcune strutture amovibili realizzate durante lo stato di emergenza Covid e si stabilisce che le tolleranze costruttive, realizzate entro il 24 maggio 2024, rientrano tra gli interventi ed opere esclusi dall’autorizzazione paesaggistica. Fin qui il testo uscito dal Consiglio dei ministri, che la commissione Ambiente della Camera ha modificato in alcuni punti. Ecco le principali novità introdotte con emendamento al testo del governo.

OK ALLE MINI ABITAZIONI

Via libera alle mini abitazioni. La stanza-casa con bagno e cucina nello stesso ambiente, ma anche il lavatoio trasformato in mini abitazione potranno avere l’abitabilità. I requisiti vengono ridotti da 28 a 20 metri quadrati, se il monolocale è abitato da una persona, da 38 a 28 se ad abitarci sono in due. La soglia minima per l’altezza dei soffitti passa da 2,70 a 2,40 metri (oggi ammessa solo per corridoi, bagni e ripostigli). I sottotetti potranno essere recuperati e resi abitabili anche in assenza della distanza minima tra gli edifici. Aumentano le percentuali delle tolleranze costruttive. Per altezze, distacchi, cubature e superfici delle case fino a 60 metri quadrati, lo scostamento rispetto al progetto può salire fino al 6%. La novità riguarda tutti gli interventi realizzati entro il 24 maggio.

CAMBIO DESTINAZIONE D’USO

Più facile il cambio di destinazione d’uso. Negozi, studi e uffici al piano terra o nei seminterrati potranno diventare case o b&b. Basterà pagare, mentre spetterà alle Regioni autorizzare la nuova disciplina e ai Comuni individuare le zone ammesse. E ancora. Per ottenere una sanatoria, l’immobile deve essere conforme sia alla normativa in vigore al momento della sua realizzazione che a quella vigente al momento della presentazione della domanda.

SCENDE IL TETTO DELLE SANZIONI

Sul versante sanzioni arriva lo sconto per i lavori in sanatoria, passando da una forchetta compresa tra 1.032 e 30.984 euro a un intervallo che va dallo stesso valore minimo fino a un massimo di 10.328 euro. Tra 516 e 5.164 euro nei casi in cui l’intervento è conforme alla disciplina vigente sia al momento della realizzazione che al momento della presentazione della domanda. Una parte dei proventi delle multe andrà ai Comuni per completare o demolire le opere incompiute. Tra gli emendamenti al decreto Casa spunta infine una sanatoria per gli interventi soggetti a vincoli paesaggistici. Si tratta degli interventi che sono stati autorizzati dai Comuni prima dell’entrata in vigore del Codice dei beni culturali (2006), ma sprovvisti del documento preventivo per l’accertamento della compatibilità paesaggistica.

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