Su Rai Storia Alessandro Barbero racconta “L’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi”


L’epopea dei pirati dei Caraibi, raccontata dal professor Alessandro Barbero ne “L’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi”, in onda su Rai Storia

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Nel 1714, con la fine della guerra di successione spagnola, migliaia di marinai britannici si ritrovano disoccupati. Le loro licenze, le famose “lettere di corsa” che li autorizzavano, per volere reale, a essere corsari, non hanno più valore. Molti di loro scelgono allora di continuare comunque le loro azioni, anche contro la stessa flotta mercantile britannica. Nasce così l’epopea dei pirati dei Caraibi, raccontata dal professor Alessandro Barbero ne “L’epoca d’oro dei pirati dei Caraibi”, in onda da giovedì 18 luglio alle 21.10 su Rai Storia, per il ciclo “a.C.d.C.”.

Nella prima puntata ci si catapulta proprio alla fine della guerra tra Gran Bretagna e Spagna. Tutti i corsari utilizzati dalla marina inglese per attaccare gli Spagnoli rimangono nei Caraibi senza fonte di reddito. Esperti marinai, come Benjamin Hornigold, si danno alla pirateria, nascondendosi a Nassau, nelle Bahamas. Quando un’imponente flotta spagnola con un prezioso carico fa naufragio al largo della Florida, Hornigold si appropria del bottino. Ma il suo aristocratico rivale Henry Jennings ruba l’oro degli spagnoli e la nave dello stesso Hornigold.

Gli acerrimi rivali sono ora pirati in guerra. A seguire, alle 22.10, si riparte proprio da Nassau che, grazie ai proventi del tesoro sottratto agli spagnoli, diventa una città in piena espansione. È governata dal pirata Benjamin Hornigold e dalla sua banda, e diventa presto la casa dell’aspirante pirata Anne Bonny. Il rivale Henry Jennings terrorizza il mare con il temibile Charles Vane. Ma dopo essere stato tradito dal governatore della Giamaica, anche Jennings deve rifugiarsi a Nassau. Hornigold approfitta dell’arrivo di Jennings per dichiarare Nassau una repubblica democratica dei pirati basata sulla libertà, l’uguaglianza e l’arricchimento. Il rifugio dei pirati nelle Bahamas cresce fino a diventare una repubblica indipendente ed egalitaria, aperta alle nuove leve della pirateria e del saccheggio.