Turista aggredito in Trentino: ordinato abbattimento dell’orsa KJ1


Turista aggredito in Trentino, Fugatti ordina l’abbattimento dell’orsa KJ1. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha annunciato il ricorso al Tar

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L’orsa KJ1 sarà uccisa. È quanto ha stabilito il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che ne ha firmato l’ordinanza di abbattimento. L’animale, ieri mattina ha aggredito un turista francese a Dro, ferendolo a gambe e braccia. L’orsa di 22 anni, è l’esemplare più anziano del Trentino. Nel documento, si legge che KJ1 è stata “più volte protagonista di incontri ravvicinati in aree agricole confinanti con aree urbanizzate” e che il turista è stato “aggredito improvvisamente” da un’orsa accompagnata da tre cuccioli. Per questo, il governatore ha incaricato il Corpo forestale Trentino di “operare il monitoraggio intensivo dell’area ove si è verificata l’aggressione, al fine di assicurare la massima tutela dell’incolumità e della sicurezza pubblica e di procedere all’abbattimento dell’esemplare”.

L’OIPA FA RICORSO AL TAR

Sul caso è intervenuta anche l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che attraverso una nota, ha fatto sapere che farà ricorso al Tar contro la decisione di Fugatti. “Ci risiamo, scatta una corsa contro il tempo”, afferma l’associazione. “Siamo di nuovo alle prese con uno spietato mandato di uccidere un orso che fa l’orso. Un’altra reazione ‘corpo a corpo’: l’unica risposta che sembra conoscere il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che, invece di favorire e promuovere una serena convivenza con i plantigradi, vuole vedere morto un animale che ha attaccato in un contesto ancora non chiaro. L’Oipa ha attivato il suo Ufficio legale che, in un probabile ricorso al Tribunale regionale di Giustizia amministrativa di Trento, rileverà tra l’altro come la legge provinciale “ammazzaorsi” sia oggetto di una procedura Pilot innanzi alla Commissione Europea e che potrebbe essere incostituzionale per violazione dell’articolo 9 della Carta costituzionale”, si legge nella nota.