Blackout Microsoft, CrowdStrike spiega: errore in un file denominato 291


Microsoft down, CrowdStrike: “È stato un errore in un file denominato 291. Questo problema non è il risultato di un attacco informatico e non c’è una correlazione”

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Un guasto alla piattaforma cloud di Microsoft ha causato disservizi a banche, compagnie aeree e colossi media. E no, non è un film. È successo per davvero, mandando in tilt tutto il mondo.

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“Abbiamo corretto l’errore aggiornando il contenuto nel Channel File 291. Non verranno implementate ulteriori modifiche”, scrive CrowdStrike sul suo blog a poche ore dal crash informatico mondiale. La società di sicurezza americana ha pubblicato una ricostruzione tecnica del fatto e promette “uno sforzo continuo per supportate i clienti che hanno subito disagi”.

“L’aggiornamento della configurazione del sensore Falcon, che ha causato l’arresto anomalo del sistema, è stato risolto venerdì 19 luglio 2024 alle 05:27 (UTC). Questo problema – specifica CrowdStrike – non è il risultato di un attacco informatico e non c’è una correlazione”. Tutti gli aggiornamenti – consigli e informazioni utili – più aggiornati sulla risoluzione dei problemi “sono disponibili sul nostro blog o portale di supporto. Comprendiamo – scrive CrowdStrike – che alcuni clienti potrebbero avere esigenze di supporto specifiche e chiediamo loro di contattarci direttamente. Ci impegniamo ad identificare eventuali miglioramenti necessari per rafforzare il nostro processo. Aggiorneremo – conclude – i nostri risultati nell’analisi della causa principali man mano che l’indagine procede”.

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“I consigli e le informazioni più aggiornati sulla risoluzione dei problemi sono disponibili sul nostro blog o nel portale di supporto – aggiunge CrowdStrike – Comprendiamo che alcuni clienti potrebbero avere esigenze di supporto specifiche e chiediamo loro di contattarci direttamente. Ci impegniamo a identificare eventuali miglioramenti fondamentali per rafforzare il nostro processo. Aggiorneremo i risultati nell’analisi della causa principale man mano che l’indagine procede”, conclude l’azienda americana.