Conto alla rovescia per la riapertura della strada che porta a Cogne


Dopo l’alluvione, Cogne vuole tornare alla normalità. Da sabato 27 luglio la strada regionale che la collega con il resto della Valle d’Aosta sarà riaperta

cogne

Dopo l’alluvione di sabato 29 giugno, che ha spazzato via quasi un chilometro e mezzo della strada regionale 47, Cogne avrà di nuovo la sua strada dalle 7 di sabato 27 luglio. La strada è stata chiusa dalla sindaca di Aymavilles poche ore prima che un nubifragio ne spazzasse via tre tratti, in due diversi punti, isolando l’intera zona a monte del ponte di Chevril. Sarà aperta una strada “con tutti i crismi, asfaltata e delimitata da new jersey” dice il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin.

TESTOLIN: “RIAPERTURA IN 28 GIORNI È UN’IMPRESA”

Secondo Testolin, “la riapertura della strada in appena 28 giorni è un’impresa possibile solo mettendo insieme le forze di tutte le nostre strutture e delle imprese che hanno lavorato senza sosta”. La data di riapertura “sarà rispettata a meno di situazioni meteo che potranno compromettere i lavori”.

La strada sarà riaperta in entrambi i sensi di marcia; al chilometro 9,4, il secondo tratto di interruzione in cui la strada è stata erosa dalla Grand Eyvia, che corre 18 metri più in basso, sarà previsto un senso unico a salire lungo la pista di bypass costruita a monte della strada tagliando una fila di alberi; a scendere, sarà utilizzata una corsia della strada, per consentire alle imprese di continuare a lavorare sul cantiere.

AL VIA CAMPAGNA STAMPA E SOCIAL: “LA VALLE D’AOSTA È APERTA, VENITE”

La Regione ha avviato una campagna sui social, che mercoledì arriverà anche sui principali quotidiani nazionali, per spiegare che la Valle è aperta nonostante i danni sulla strada per Cogne, nella Valnontey di Cogne e nel centro di Breuil-Cervinia. “La Valle d’Aosta aspetta i turisti. Con il messaggio della riapertura della strada regionale per Cogne, vogliamo dare anche il messaggio che non si è fermato nulla” dice l’assessore regionale al Turismo, Giulio Grosjacques.