Femminicidio di Lorena Quaranta: annullato l’ergastolo per il fidanzato


“Stressato dal Covid”: annullato l’ergastolo per il femminicidio di Lorena Quaranta. La giovane studentessa di Medicina fu strangolata nel 2020 dal fidanzato nella loro abitazione, vicino Messina

lorena quaranta

Nel 2020 aveva strangolato e ucciso la compagna Lorena Quaranta, studentessa di Medicina. È successo nella loro abitazione, nel messinese. A quattro anni dal femminicidio, la Corte di Cassazione ha deciso di rinviare la condanna all’ergastolo per via dello “stress da Covid” dell’imputato Antonio De Pace, che dopo un tentativo di suicidio ha chiamato i Carabinieri per confessare il delitto. I giudici di merito “non avrebbero verificato se la specificità del contesto, il periodo Covid e la difficoltà di porvi rimedio, costituiscano fattori incidenti sulla misura della responsabilità penale”. Adesso il processo torna alla Corte d’Assise d’Appello di Messina.

La decisione della Cassazione ha scatenato non poche polemiche: arrivano critiche bipartisan.

ANNULLATO ERGASTOLO PER FEMMINICIDIO LORENA QUARANTA, ANTONIOZZI: “SENZA PAROLE”

“Ancora una volta la Cassazione, che pure rimane il presidio di legalità e di diritto, ci sorprende. La sentenza con la quale si annulla l’ergastolo all’assassino di Lorena Quaranta perché bisogna considerare lo stress da COVID francamente ci lascia esterrefatti”. Cosi’ ìl vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi commenta la decisione dei giudici di merito sul caso della giovane che fu strangolata dal fidanzato in una villetta di Furci Siculo (Messina) il 31 marzo 2020. Antoniozzi, presentatore della proposta di legge di modifica degli artt 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale, aggiunge: “Non è bastata la famigerata sentenza a sezioni unite del 2005 che ha conferito dignità ai disturbi di personalità. Oggi arriva la decisione che stabilisce le attenuanti per lo stress da Covid. Non abbiamo parole”.

ANNULLATO ERGASTOLO PER FEMMINICIDIO LORENA QUARANTA, URZÌ (FDI): “COLPITA DUE VOLTE LA VITTIMA”

“Stressato dal Covid, via l’ergastolo. Applicazione di attenuanti, riconoscimenti di stati ‘provvisori’ di confusione personale e mentale: le cause di giustificazione per gli autori di brutali delitti di omicidio fioriscono nei pronunciamenti dei giudici italiani. Il rinvio (con annullamento della sentenza dell’ergastolo) alla Corte d’Assise d’Appello del giudizio verso l’assassino (a questo punto di nuovo soltanto presunto in attesa di sentenza definitiva) di una ragazza senza alcuna colpa, la studentessa di Medicina, originaria di Favara, in provincia di Agrigento Lorena Quaranta, fa riflettere e un po’ anche indignare. Anche per la motivazione: considerare se lo stress da Covid (eravamo a marzo 2020) possa giustificare l’attenuazione delle ‘responsabilità penali’. E quindi possa cancellare l’ergastolo”. Lo ha dichiarato Alessandro Urzì di Fratelli d’Italia. “Ora i giudici sono giudici – ggiunge Urzì- ma il comune cittadino ogni giorno fa i conti delle donne massacrate e delle sistematiche messe in discussioni delle condizioni di lucidità mentale dell’assassino. Spesso avvertite come pretesti difensivi più che condizioni reali. Tutto sembra relativizzarsi dopo che il funerale è fatto. Anche quello di una ragazza che sognava di concludere i suoi studi e si è trovata le mani al collo che le hanno impedito di continuare a respirare, ridere, sognare e vivere. Però potrebbe essere stato lo stress del suo assassino. Perché altri milioni, decine di milioni di italiani non hanno ucciso i propri conviventi allora? Perché ci si contiene e si usa la ragione anche di fronte al peggiore stress. Se no dovremmo finire quasi per comprendere le ragioni di tanti omicidi di donne (e non lo faremo mai perché sono orribili ed insostenibili ragioni) e dovremmo cominciare a provare pietà verso i carnefici e non le vittime. Sembra che sia a questo che spingono alcuni pronunciamenti ingessati di giudici. Ma la pietà per gli assassini ed il riconoscimento delle attenuanti per lo stress (oggi), per disagi emotivi (domani) farà invece sembrare due volte vittime le donne che sono state uccise. No, pronunciamenti così lasciano ciascuno di noi libero di non sentirsi d’accordo”.

ANNULLATO ERGASTOLO PER FEMMINICIDIO LORENA QUARANTA, M5S: “PREOCCUPANTE SENTENZA CASSAZIONE, NO A PERICOLOSI PRECEDENTI”

La decisione della Corte di Cassazione di annullare l’ergastolo ad Antonio De Pace, autore del femminicidio di Lorena Quaranta, da lui strangolata, ci lascia stupite ma anche molto preoccupate. Pensare che lo stress, qualunque fosse la presunta origine, possa essere considerato un’attenuante rischia di creare un pericoloso precedente in un ambito, quello del contrasto alla violenza sulle donne, già parecchio delicato. Non può esserci alcuna giustificazione, alcuna attenuante per un atto di violenza così efferato. Nel nostro Paese si rischia un pericoloso passo indietro che di certo non rispetta la memoria di tutte le vittime. La spirale dei femminicidi deve essere fermata, per farlo c’è bisogno del sostegno di tutti”. Lo dichiarano in una nota le parlamentari del Movimento 5 Stelle nella Commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio e la violenza di genere Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino.

ANNULLATO ERGASTOLO PER FEMMINICIDIO LORENA QUARANTA, PELLEGRINO (FDI): “CASSAZIONE DA BRIVIDI

“Fa venire i brividi ascoltare verdetti come quello della Cassazione sull’omicidio di Lorena Quaranta, che ha annullato la condanna all’ergastolo ad Antonio De Pace, perché ha agito stressato dal lockdown e dal Covid. Appellarsi al rischio che la convivenza forzata possa acuire e far degenerare i conflitti nelle relazioni è, per lo meno, risibile. L’aver strangolato la propria compagna per poi tentare di togliersi la vita tagliandosi le vene rientra nel classico schema omicidio – tentato suicidio delle coppie disfunzionali e perciò non può essere ritenuto casuale. Senza contare che una sentenza che abbassa la responsabilità penale perché l’imputato non era in grado di contrastare lo stato di angoscia del quale era preda fa da scuola per altri casi che possano essere ritenuti simili. Il lavoro degli ermellini ci lascia molta amarezza. Non è così che si porta giustizia alle vittime”. Lo dichiara in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Cinzia Pellegrino, coordinatore nazionale nel partito del dipartimento tutela vittime.

ANNULLATO ERGASTOLO PER FEMMINICIDIO LORENA QUARANTA,CARFAGNA: “SORPRENDE E PREOCCUPA CASSAZIONE”

“Sorprende e preoccupa la decisione della Cassazione di annullare con rinvio la condanna all’ergastolo dell’assassino di Lorena Quaranta perché i giudici non avrebbero considerato lo stress da Covid come possibile attenuante generica. Si apre la strada all’idea che sotto stress le responsabilità siano meno gravi, e questo è tanto più sconcertante in un caso di femminicidio e nel momento in cui siamo tutti d’accordo sulla necessità di assicurare a ogni livello maggiore protezione alle donne. Purtroppo non è la prima volta che ci troviamo a commentare sentenze e decisioni di giudici che lasciano senza parole, col rischio inaccettabile che costituiscano pericolosi precedenti. Vuol dire che la strada da fare è ancora lunga”. Così Mara Carfagna, presidente di Azione, a proposito della decisione della Cassazione sul caso Lorena Quaranta.