Raid in Yemen contro gli Houti: in fiamme il porto di Hodeidah. “Non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele”, ha detto Netanyahu
Due giorni fa, gli Houthi nello Yemen hanno effettuato il loro primo attacco mortale con droni contro Israele in cui è stato ucciso un cittadino israeliano e ne sono stati feriti una decina. Oggi Israele ha risposto con i primi attacchi missilistici contro gli Houthi. Il più grande porto dello Yemen, nella città costiera di Hodeidah, è ormai completamente avvolto dalle fiamme. Secondo fonti locali, ci sarebbero morti e feriti nell’attacco. “Questa operazione, ha colpito obiettivi a 1.800 km dai nostri confini. Rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui non possa arrivare il lungo braccio dello Stato di Israele“, ha detto il premier Benjamin Netanyahu.
Il portavoce degli Houthi Mohammed Abdulsalam, come riportano i media internazionali, ha detto che gli attacchi israeliani hanno colpito obiettivi civili, cisterne di petrolio e una centrale elettrica. Ha criticato quella che ha definito una “brutale aggressione israeliana” volta ad aumentare la “sofferenza del popolo dello Yemen” e a fare pressione affinché cessi il suo sostegno a Gaza.