Una serie inedita di fotografie mette in scena la convergenza tra la ricerca delle designer Marta Laudani e Livia Selli sul tema degli oggetti e dell’upcycling floreale
Le designer Marta Laudani e Livia Selli uniscono le proprie sensibilità in una ricerca comune sul potenziale estetico del rapporto tra oggetti e upcycling floreale. Il progetto, curato da Elisabetta Pisu, si esplicita in una serie di scatti che reinterpretano il ciclo della vita dei fiori come sintesi di un inedito dialogo a due voci.
Marta Laudani, designer di arredo e prodotto, e Livia Selli, interior floral design specializzata nell’arte dell’ikebana, trovano nella cultura giapponese un terreno di convergenza. Nelle immagini, alcuni oggetti in legno di Laudani, come i vasi Kernel della collezione Woodland (prodotta da Rubinacci Napoli) o la serie di vassoi realizzati dal maestro giapponese Hiroaki Usui, convivono con i fiori caduchi reinterpretati da Selli. Messi in scena non nell’apoteosi della loro bellezza convenzionale, ma nella parabola discendente in cui, secondo molti, iniziano a sfiorire, cadono i petali e i fiori diventano oggetto di una nuova messa in valore che ne allunga il ciclo di vita, spingendoci a ritrovare la bellezza anche là dove i nostri filtri culturali non sono abituati a scovarla.
La combinazione tra i due lavori risalta la specificità di ogni ricerca individuale, alimentando l’aura che scaturisce dalla loro combinazione. In una costante tensione verso la giustezza, l’equilibrio e l’armonia, gli oggetti di Laudani sembrano vivificarsi attraverso il contatto con la natura. I fiori di Selli, a loro volta, sembrano invece sfuggire dall’astrattezza della loro dimensione organica per riaffiorare dalla concretezza del nostro quotidiano, alimentandone i giochi di luci e di ombre, di pieni e di vuoti, di attesa, di stati atmosferici.