Giulia Stabile, vincitrice della ventesima edizione di Amici, condivide con i suoi fan il dolore per la perdita della sua prima insegnante di danza
Giulia Stabile piange “una delle persone più importanti della mia vita”. La ballerina vincitrice della ventesima edizione di Amici condivide con i suoi fan il dolore per la perdita della sua prima insegnante di danza, Flaminia Buccellato. In un lungo post, la 22enne scrive: “Flaminia Buccellato è stata, è e sarà una delle persone più importanti di tutta la mia vita. Le sarò per sempre riconoscente mi ha vista per la prima volta a 3 anni e mezzo e ha creduto in me anche allora. Quando ero ancora una bambina che non sapeva quel che faceva, ma sapeva che l’importante era farlo sempre con il sorriso; quando ero ai primissimi corsi mi ricordo che anche se non ero bravissima mi prendeva come esempio dicendo che era bello vedere una bambina sul palco sorridente e felice di ballare”.
“È STATA LA PRIMA A CREDERE IN ME”
E aggiunge: “Voglio che tutti si ricordino di lei, la mia direttora, ho iniziato a chiamarla così finché non ha iniziato anche lei a presentarsi dicendo che era ‘la direttora’, si era anche autonominata (ovviamente) la mia seconda mamma è stata la prima persona a credere in me, colei che mi ha resa la ballerina e persona che sono oggi“.
“Ad oggi- continua- se mi guardo indietro vedo quanta strada ho fatto proprio grazie a tutto quello che lei mi ha dato, ha sempre, ma davvero sempre creduto in me fin da subito, e ci ha sempre tenuto tantissimo a ricordarmi com’ero prima di oggi e quanti progressi ho fatto”.
“LA PORTERÒ SEMPRE CON ME”
“Se guardo avanti invece- scrive- so che la porterò sempre con me su qualsiasi palco e in qualsiasi sala, consapevole che lei mi ha sempre immaginata su tutti i palchi immaginabili e se mai dovessi calpestarli immaginerò lei dirmi ‘eh Stabile io te lo avevo detto, non mi ascolti mai, ora ti disdiplomo!’. Lei ci teneva sempre a farmi sapere che ricordava tutte le cose che le dicevo ed io a mia volta voglio che lei sappia che non dimentico nulla di tutto quello che mi ha insegnato…“.
“In 19 anni di vita insieme lei mi ha realmente insegnato cos’è la disciplina, cos’è la determinazione, cosa significa non arrendersi mai nonostante tutto, e non potrei essere più fiera di essere stata cresciuta in sala da una donna con così tanta sensibilità, passione e dedizione. Ripenso a quante volte sia uscita dalla sua bocca il ‘avrei voluto essere troppo una mosca per vederti’, ora ogni volta che ne combinerò una penserò quante risate si starà facendo…”.