In un libro i pensieri, gli scritti acerbi e pur profondi, i disegni, fotografie, testimonianze di Chiara Orlando, personalità positiva e gioiosa prematuramente scomparsa
Una raccolta fortemente voluta dalla famiglia: la mamma Anna Maria Pepe, che ha curato la pubblicazione edita da Il Raggio Verde, dal papà Vittorio Orlando e dal fratello Francesco con la moglie Ester D’Amico.
Chiara Orlando nasce a Gagliano del Capo (Lecce) il 5 maggio 1985. Sin da bambina amava e apprezzava le cose belle che la circondavano, nei suoi disegni e nei suoi scritti lo si comprende con chiarezza.
“Ho sempre conservato tutto ciò che la sua mente creativa e vivace riusciva a produrre: dipinti, sculture testi scritti e disegni” racconta mamma Annamaria, curatrice della pubblicazione che raccoglie alcuni suoi elaborati realizzati prima, durante e dopo la prima fase della malattia, un sarcoma di Ewing diagnosticato nell’estate 1996. Muore a soli 13 anni, nell’ospedale Panico, a Tricase (Lecce) il 20 luglio 1998. Ciò che emerge dalla lettura di queste sue pagine, profonde e autentiche, è un messaggio di forza e di speranza, di entusiasmo e amore per la vita che va vissuta fino all’ultimo minuto.
Un libro, sottolinea l’editore Il Raggio Verde, che aiuta a far conoscere Chiara sempre fiduciosa anche nei momenti più bui, solare e positiva, profondamente religiosa e determinata nell’affrontare le cure e la malattia così come lo studio di cui aveva capito l’importanza. Un progetto editoriale che nasce anche con il desiderio di sostenere la ricerca e la prevenzione, una goccia nell’oceano in nome di Chiara.
Il libro, infatti, raccoglie nella prime tre sezioni gli elaborati di Chiara quasi scandendo il percorso scolastico che la vede sin dalle scuole elementari padroneggiare i suoi pensieri, il suo grande desiderio di esprimersi attraverso il disegno, la passione per lo studio mai venuta meno al punto che durante la malattia continua a studiare e in una prima fase in cui la malattia sembrava sconfitta riesce a recuperare l’anno scolastico e a ritrovare in seconda media le sue amiche di sempre. Poi l’epilogo tristissimo e dolorosissimo che sembra intatto sebbene siano trascorsi venticinque anni dalla sua assenza.
Tantissime le testimonianze raccolte nella quarta sezione del libro, dagli insegnanti al personale dell’U.O.C. Pediatria-Utin del- l’A.O. “Card. G. Panico” Tricase al Sindaco di Salve Francesco Villanova che scrive: «Chiara affronta ogni argomento con una competenza linguistica e culturale disarmante rivelando una pro- fondità emotiva e di pensiero che denota una saggezza e una conoscenza inusuali per una ragazzina. Ed è per questo che le opere di Chiara rappresentano una preziosa eredità morale ed artistica, a cui possono attingere sia i suoi coetanei, sia le generazioni più adulte. L’amministrazione comunale è lieta ed onorata di promuovere e tramandare un talento così poliedrico e significativo come parte integrante della memoria storica e del patrimonio culturale collettivo».