Una proposta di legge si prefigge di riconoscere la figura professionale dell’Utility Manager: una nuova professione in aiuto alle famiglie per le bollette
Nel settore delle utenze energia, gas, acqua e telecomunicazioni in Italia sono attivi circa 3.000 operatori a mercato, con più di 150.000 fra agenti e broker, eppure non esiste un albo apposito dedicato a tali soggetti. Partendo da tale carenza è stata presentata alla Camera dei deputati una proposta di legge, a firma di Carmen Letizia Giorgianni (FdI) e redatta in collaborazione con le associazioni di settore, volta ad offrire maggiori tutele ai consumatori.
“Oggi appare molto complesso per un utente medio comprendere le logiche dei prezzi di energia e gas o la migliore tecnologia applicabile se si parla di reti tlc fisse, mobili e connettività. Non essendoci nessuna barriera per chi intermedia e vende questi contratti, esiste un terreno fertile per truffatori che, senza scrupoli, approfittano dell’inconsapevolezza degli utenti per “rifilare” dei contratti che non rispondono alle effettive esigenze dei clienti” – spiega il presidente di Consumerismo No Profit, Luigi Gabriele.
“Essendo fino ad oggi una professione libera a chiunque, il cliente finale non è tutelato né garantito sulla formazione dell’agente o del broker in questione. Una falla appunto che produce una moltitudine di ricorsi: sono infatti circa 800mila le richieste di conciliazione che vengono esaminate ogni anno dalle associazioni dei consumatori” – aggiunge il presidente dell’associazione degli utility manager “Assium”, Federico Bevilacqua.
“In questo contesto la proposta di legge si prefigge di riconoscere la figura professionale dell’Utility Manager: una nuova professione che risponde alle necessità di famiglie, imprese ed enti locali sempre più colpiti dalle politiche commerciali di vendita aggressive e soprattutto dall’instabilità dei costi delle materie prime. Compito dell’Utility Manager è affiancare tutti nella scelta di piani che rispondano alle specifiche esigenze, nella risoluzione di criticità con gli operatori e promuovendo uno stile di consumo sempre più consapevole” – afferma Letizia Giorgianni (FdI).
Nello specifico la proposta di legge recita:
“ART. 1
Riconoscimento del manager delle utenze
- La presente legge riconosce la figura del “manager delle utenze”, di seguito “Utility Manager”, quale professionista che supporta enti locali aziende e famiglie nell’acquisto, monitoraggio e gestione delle utenze del settore telecomunicazioni, energia e gas.
- L’Utility Manager è un professionista certificato secondo la Norma UNI 11782 e qualificato ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4. La professione è esercitata in forma individuale, associata, societaria, cooperativa o nella forma del lavoro dipendente.
ART. 2
Attività di formazione dell’Utility Manager
- L’esercizio della professione di cui alla presente legge è subordinato al conseguimento di uno specifico attestato rilasciato da un ente di certificazione accreditato da Accredia. Tale attestato ha lo scopo di qualificare e attribuire specifiche competenze al professionista che intende svolgere attività di Utility Manager in conformità con il quadro europeo delle qualifiche European Qualifications Framework – Raccomandazione 2017/C 189/03 del 22 maggio 2017.
- Ai fini di cui al comma 1, presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy è istituito il Registro nazionale degli Utility Manager, all’interno del quale vengono iscritti i possessori del titolo, ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4.
- Le società che vendono ai consumatori finali servizi di telecomunicazioni, energia e gas si devono avvalere di professionisti di cui all’articolo 1, comma 2.
- Il possesso dell’attestato di cui al comma 1 del presente articolo da parte dell’Utility Manager che vende ai consumatori finali servizi di telecomunicazione, energia, gas è condizione di validità dei relativi contratti anche quando siano stipulati da remoto”.