“Cani come figli” è il nuovo disco dei John Qualcosa


Fuori il nuovo album del duo John Qualcosa composto dalla cantautrice e speaker di Radio Freccia AmbraMarie e dal polistrumentista Raffaele D’Abrusco

john qualcosa cover

A quattro anni di distanza da “Sopravvivere agli amanti”, tornano i John Qualcosa, il duo costituito da AmbraMarie (cantautrice bergamasca e speaker di Radio Freccia) e Raffaele D’Abrusco (polistrumentista e cantante cremonese). Il nuovo disco, una dichiarazione d’amore per gli animali (ma non solo), si intitola “CANI COME FIGLI” ed esce per Freecom (https://bfan.link/cani-come-figli-1).

Anticipato dai singoli “Venere senza colori”, “Fiori del male” e dalla title track “Cani come figli”, il nuovo disco del duo si snoda tra il folk e atmosfere world e trascina l’ascoltatore in una dimensione che si può quasi toccare e respirare, tanto è immersiva la modalità con cui i John Qualcosa elaborano e stratificano a livello sonoro le composizioni, avvalendosi anche di strumenti non convenzionali.

“’Cani come figli’ vuole essere come il suono dei piedi che danzano sulla sabbia, una terra lontana da osservare dal binocolo, una dichiarazione d’amore agli unici figli che avremo: i nostri cani” – John Qualcosa

Le otto tracce che compongono il disco, oltre a celebrare l’amore per gli animali (Oliva, Cani come figli – feat. Carmelo Pipitone), descrivono anche un itinerario geografico-sentimentale che passa dalle spiagge francesi (Fiori del male) alle feste di paese (Bicchieri bassi – feat. Corimé), intriso di citazioni cinematografiche (Il valzer dei tulipani) e suggestioni fotografiche. Sullo sfondo la malinconia della solitudine (La solitude, Venere senza colori) addolcita dalla speranza di poter tornare sempre in un posto felice, la cura contro il mondo fuori (Cesare).

Il vinile del disco è realizzato da Mother Tongueutilizzando interamente PVC colorato riciclato recuperato dagli scarti di produzioni precedenti. In particolare, il PVC viene recuperato dal bordo in eccesso che viene tagliato dal disco durante la fase di stampa e da dischi fallati privati del centrino e tritati.