Il documentario “Generazione di Fenomeni. La miglior squadra di pallavolo del XX secolo”, in onda martedì 23 luglio alle 21.20 su Rai 2
La storia della nazionale italiana di pallavolo degli anni ’90 che ha vinto tre volte consecutivamente il titolo di “campione del mondo” (1990, 1994, 1998), e che nel 2001 è stata nominata la “Squadra di Pallavolo più forte del XX secolo”: la racconta il documentario “Generazione di Fenomeni. La miglior squadra di pallavolo del XX secolo”, in onda martedì 23 luglio alle 21.20 su Rai 2.
Il documentario – scritto da Paolo Borraccetti e Filippo Nicosia, da un’idea di Andrea Zorzi, e diretto da Paolo Borraccetti, prodotto da Dinamo in collaborazione con Rai Documentari, con il Patrocinio di Coni e Fipav – va in onda pochi giorni prima dell’inizio delle Olimpiadi di Parigi, alle quali parteciperà la nazionale italiana di pallavolo guidata da Ferdinando De Giorgi, ex membro della squadra degli anni ’90.
“Generazione di fenomeni” è un documentario sportivo, un racconto corale ricco di repertori inediti, alcuni girati dagli stessi giocatori durante le trasferte. Una storia collettiva sull’unione e l’amicizia – non sempre semplice – di un gruppo di straordinari sportivi uniti da un fuoriclasse seduto in panchina: Julio Velasco. I nomi di questi fenomeni sono ormai leggenda: Andrea Anastasi, Davide Bellini, Lorenzo Bernardi, Vigor Bovolenta, Marco Bracci, Luca Cantagalli, Mirko Corsano, Alessandro Fei, Ferdinando De Giorgi, Claudio Galli, Andrea Gardini, Andrea Giani, Giacomo Giretto, Pasquale Gravina, Andrea Lucchetta, Stefano Margutti, Marco Martinelli, Roberto Masciarelli, Marco Meoni, Michele Pasinato, Gilberto Passani, Damiano Pippi, Simone Rosalba, Andrea Sartoretti, Paolo Tofoli, Fabio Vullo, Andrea Zorzi.
Un viaggio dentro l’anima di una squadra che ha cambiato la cultura sportiva del nostro paese. Quella nazionale che non aveva mai vinto nulla fino all’Europeo del 1989 e che si trova a dominare la scena mondiale per dieci anni. I numerosi successi e le cocenti delusioni – come quell’oro olimpico sfuggito nel 1992 e nel 1996 – sono l’asse temporale dentro cui si sviluppa il racconto e il ritratto intimo dei protagonisti.